Joy, Helen, Florence… e tutti i rivoltosi di Corelli non sono più invisibili.
Adesione all’ appuntamento di sabato 13 febbraio 2010, alle 10.00 di mattina alla stazione Ostiense, per andare al CIE di Ponte Galeria
a salutare Helen e Florence e far sentire la nostra solidarietà ai reclusi e alle recluse in sciopero della fame.La notte scorsa [11-12 gennaio] hanno trasferito furtivamente in diversi CIE le cinque donne imprigionate dopo la rivolta nel CIE di via Corelli a Milano, che il 12 febbraio avrebbero dovuto essere scarcerate insieme a Mohamed Ellabboubi, morto in circostanze misteriose nel carcere di San Vittore.
Stanno cercando di {{obbligarle al silenzio}} perché durante il processo una di loro ha denunciato il tentativo di stupro da parte dell’ispettore-capo Vittorio Addesso.
Pensano così di indebolire la solidarietà e la protesta dentro e fuori i lager di stato, che in questi mesi si è sviluppata in diverse città.
{{Joy, Helen, Florence, Debbie, Priscilla e tutti i rivoltosi di Corelli non sono più invisibili.}}
La violenza istituzionale sulla loro pelle non deve passare inosservata.
La solidarietà è un’arma!
Invitiamo tutti e tutte sabato 13 febbraio alle 10.00 alla stazione Ostiense per andare in treno davanti al CIE di Ponte Galeria.
Saluteremo Helen e Florence che stanno per essere deportate a Ponte Galeria ed esprimeremo sostegno ai reclusi e alle recluse in sciopero della fame nei CIE di Roma, Torino, Milano e Bari.
Finché i Cie esisteranno nessuno e nessuna potrà dirsi libero/a contro la violenza razzista e sessista dello stato.
Contro ogni gabbia e repressione, libertà per tutti e tutte.
Chiudere i Cie.
{immagine da baruda.net}
Lascia un commento