Il 25 aprile va in stampa, per Altraeconomia, la straordinaria testimonianza di Teresa Mattei, partigiana e
gappista, a 25 anni eletta alla Costituente. Donna ribelle e
anticonformista che dopo
l’espulsione dal Pci si dedica ai diritti di donne e bambini. Una
storia inedita, in cui si possono specchiare milioni di donne
italiane, anche loro come Chicchi, “resistenti”.“{La cosa più importante della nostra vita è aver scelto la
nostra parte}”: in queste parole si riassume la storia “partigiana” di Teresa Mattei, a Firenze – nome di battaglia Chicchi -, eletta all’Assemblea Costituente con il Pci a soli 25 anni, “madre” della nostra
Costituzione e inventrice della mimosa, simbolo dell’8 marzo.

Un racconto teso ed emozionante, che si legge d’un fiato. Teresa
Mattei – che oggi ha 90 anni e vive a Lari (PI)- è nata a Quarto (GE)
il primo febbraio 1921. Ha lottato per la libertà del nostro Paese,
rischiando la vita in più di una circostanza, ha perso un fratello
suicida nelle carceri naziste e provato sulla sua pelle la ferocia
nazista.
_ La sua storia di partigiana, di membro della Costituente
-più giovane eletta e l’ultima donna vivente- è meno nota di
altre. Forse perché Teresa ha lasciato la politica parlamentare una
volta terminata l’avventura della Carta costituzionale, per
dedicarsi ai diritti delle donne e dei bambini. O per il suo carattere
forte ma poco incline alle luci della ribalta. Ma nella sua storia
straordinaria di “resistente” si specchia quella di milioni di
donne italiane.

Di famiglia antifascista, espulsa da tutte le scuole del Regno per
l’esplicito rifiuto delle leggi razziali, gappista e staffetta
partigiana “…l’unica volta che mi misi del rossetto fu per
mettere una bomba”, discute la tesi di laurea mentre è inseguita
dai tedeschi, viene catturata mentre trasporta a Roma i cliché de
L’Unità, è vittima delle torture naziste, è staffetta e ispira il
regista Roberto Rossellini per l’episodio fiorentino di Paisà.

Nel 1946, è candidata del Pci all’Assemblea Costituente -“…ma
alle elezioni non votai per me stessa”- viene eletta e propone
importanti emendamenti. Gli interventi in aula di Teresa sono rari,
contenuti ma efficaci. La dicitura “di fatto” nell’articolo 3
della Costituzione sul tema dell’uguaglianza ad esempio reca anche
la sua firma. Attiva nel Pci, suggerisce ai dirigenti del Partito la
mimosa come simbolo dell’8 marzo, è la prima “ragazza madre”
nella politica italiana. Negli anni 50 si oppone alla linea di
Togliatti senza mai deflettere dai suoi princìpi e viene espulsa nel
1955. Ribelle e anticonformista, Teresa non rinnegherà mai le proprie
passioni e idee.

L’autrice, Patrizia Pacini (1972, Pontedera PI) dopo
un’esperienza come educatrice all’UIC di Pisa, lavora nella scuola
pubblica e alla Facoltà di Scienze della Formazione di Firenze come
tutor supervisore delle attività didattiche e di tirocinio e cultrice
della materia in Storia Contemporanea.
_ Donmilaniana e femminista, si
occupa di politica e di diritti delle donne.

Il libro contiene interviste a Oscar Luigi Scalfaro e Valerio Onida
e uno scritto di Pietro Ingrao dedicato a Teresa.

– Patrizia Pacini, “{La costituente: storia di Teresa Mattei. Le battaglie della partigiana Chicchi, la più giovane madre della Costituzione}”
_ 224 pagine, 16 euro. Altreconomia Edizioni 2011 –
_ Disponibile in libreria da maggio.