La donna-moto
La pubblicità che vorrei oggi porre all’attenzione di tutt@ è tratta da una rivista di motociclismo. Si rivolge esclusivamente al pubblico maschile dei motociclisti. La pagina è organizzata in due spazi. In quello superiore, la foto di una donna a carponi su un marciapiede, con una caviglia incatenata a un palo metallico. La parte inferiore è costituita invece da un messaggio scritto, dove appare la parola “SCATENAMI” a caratteri ben evidenti. La pubblicità è quella di un antifurto per moto di nome {Spyball}. Alcuni elementi iconografici richiamano “a gran voce” la nostra attenzione: la donna, nella sua particolare posizione, l’ombra alle sue spalle e la scritta “SCATENAMI”.
{{La figura della donna risponde a un immaginario diffuso di donna/{sex-symbol}.}} È certamente una donna attraente che, con la sua posizione, rimanda palesemente a un richiamo “animalesco” e accentua le parti del suo corpo che devono essere notate (il sedere, per esempio). A sancire il canone di donna/{sex-symbol} contribuiscono: lo sguardo, rivolto verso lo spettatore, come se lo chiamasse – che funge appunto da tramite ambiguo tra pubblicità e fruitore – e l’abbigliamento succinto, essenziale in alcune parti e superfluo in altre, come il reggiseno contrapposto ai guanti o agli stivali/calze, il reggicalze e i tacchi a spillo. Elementi di chiaro riferimento al piacere sessuale. Il tutto di colore nero, genere sadomaso.
Particolarmente interessante è l’ombra della donna proiettata sul muro alle sue spalle, che è in realtà l’ombra di una moto, da cui l’associazione moto-donna come oggetto di piacere sessuale. Il fatto che la donna sia incatenata per una gamba implica che essa venga considerata come qualcosa da controllare, da custodire gelosamente, addirittura da incatenare, {{privandola prima ancora che della sua libertà, di una coscienza}}. E qui, in primis, emerge l’ossimoro del suo essere animalesca e allo stesso tempo non vivente.
Infine, la scritta “SCATENAMI” esplica e integra il significato dell’immagine. Con un doppio senso, la parola spiega la richiesta che la donna fa (che determina una condizione di non-indipendenza, poiché, come donna-moto, la sua libertà dipende da qualcun altro). Suggerisce velatamente che una volta liberata, la donna-moto potrebbe essere appunto “scatenata”, ossia trasgressiva, emozionante e indomita.
Nella logica degli elementi iconici la figura retorica più significativa è quella della metafora donna-moto, resa dalla {{posizione “a carponi” della modella, incatenata a un palo come una motocicletta con tanto di ombra a forma di moto}}. Il suo sguardo cerca gli occhi dell’osservatore per un dialogo a “tu per tu”, nell’intento di istaurare con lui una comunicazione diretta e personale.
Nella polisemia dell’immagine, il messaggio linguistico indirizza il fruitore verso un tipo di lettura precisa. del pensiero personale della donna, reso da un imperativo, conciso e diretto che vuole dare un ordine all’uomo che la guarda: “SCATENAMI”. La donna, per piacere deve essere sempre pronta a essere domata, piena di grinta quando il suo uomo sceglie di “scatenarla”, ma ubbidiente e fedele nel momento in cui lui si allontana.
L’antifurto {Spyball}, permetterà al motociclista di non ricorrere mai più alle catene e di potersi allontanare tranquillamente dalla propria moto, il che equivarrebbe a non dover più lasciare sola la propria donna. La volontà di slegare l’oggetto del desiderio, che nasce nell’osservatore, pone l’uomo in una posizione di potere, di forza e di magnanimità – perché non userà più catene su di lei, {{atto di esplicita violenza sessuale}} – rispetto alla richiesta della ragazza, che ora lo considererà il suo salvatore e non esiterà a ricompensarlo, facendogli provare forti emozioni. Il brivido della velocità e della potenza della motocicletta è traslato sull’attrazione erotica per la donna.
La pubblicità offre così degli {input} per le {{fantasie erotiche maschili più indicibili}}, che solo nel mondo del sogno e dell’immaginazione possono essere espresse. La pubblicità garantisce un mondo a sé, in cui l’uomo può sentirsi l’eroe della situazione, il padrone indiscusso di una bellissima donna e il proprietario di una motocicletta, simbolo di uno status sociale desiderabile. L’uomo si sente così desiderato e desiderante in questo mondo della menzogna e la {{donna non è che una cosa di sua proprietà a cui non è data esistenza al di fuori della volontà maschile.}}
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