La Libreria delle donne di Milano, che dalla sede storica di Via Dogana 2 si è spostata anni fa in Via Pietro Calvi 29, esiste dal 1975 e il 14 ottobre ci invita nelle sue stanze per festeggiare il suo trentacinquesimo compleanno, dalle 18 alle 22. La Libreria è una protagonista fondamentale del femminismo italiano e a lei dobbiamo
molte intuizioni importanti.
_ Conosciuta da molte e da quegli uomini che vi fanno
riferimento, è meno nota tra le giovani che, troppo spesso, non sanno che tanto è
già stato fatto, anche se molto c’è ancora da fare.
_ Questa del compleanno è
un’occasione per raccontare, con le parole delle donne che in tutti questi anni
l’hanno portata avanti con il loro lavoro volontario, cos’ è e cosa fa la Libreria
delle donne di Milano.

“La Libreria delle donne è una realtà politica composita e in movimento: è autrice
di pubblicazioni in proprio e della rivista trimestrale Via Dogana, organizza
riunioni, discussioni politiche, proiezione di film, gestisce un sito WEB, possiede
un fondo di testi esauriti e introvabili, ed è centro di incontro per moltissime
donne e anche uomini. Naturalmente vende libri, anche per posta. Allo stesso
indirizzo, in locali adiacenti, ha trovato sede anche il Circolo della Rosa.
Ma soprattutto è luogo storico della pratica di relazione. L’organizzazione è
leggerissima, ridotta al minimo. Le cose più importanti si inventano, si decidono e
si cambiano mediante i rapporti diretti, non col voto. Alcune si danno molto da
fare, altre meno. Alcune contano di più, altre meno.
E’ una realtà viva. Conta fra le sue stabili partecipanti più di quaranta donne.
Negli anni in cui la libreria è nata c’era bisogno di avere un luogo che desse
risalto al pensiero e alla scrittura delle donne. Così ha avuto origine un’impresa
femminista che non rivendica la parità, ma, al contrario, dice che la differenza
delle donne c’è e noi la teniamo in gran conto, la coltiviamo con la pratica di
relazione e con l’attenzione all’arte, alla letteratura, alla filosofia. Per questo,
anche quando la produzione femminile ha cominciato a circolare di più, la Libreria
ha continuato a vivere.

Attualmente in Libreria si possono trovare più di 3000 autrici e una quantità
complessiva di opere che supera i 10000 titoli. Inoltre vi è un fondo di testi
esauriti e introvabili (se la legge ce lo permettesse, faremmo molte fotocopie di
questi rarissimi libri).
_ Molti di questi testi sono entrati a far parte della nostra
quotidianità, ci hanno aiutato a raccontare noi stesse ma anche le vite delle altre,
così almeno ci è parso discutendone assieme, e ci hanno aiutato a entrare in uno
scambio proficuo con i/le nostre/i clienti.

Altri abbiamo contribuito a scriverli – individualmente, più spesso collettivamente.
_ Sì perché la Libreria è un luogo di discussione, o meglio è essenzialmente un luogo
politico, per come noi abbiamo inteso la politica.
_ Niente a che vedere con istituzioni, partiti o gruppi omogenei. La chiamiamo
politica del partire da sé; nasce dalla riflessione sull’esperienza che ciascuna fa,
dallo stare insieme in un’impresa di donne ma anche nel mondo e si basa sulla
relazione.
_ Ma in quello che siamo c’è qualcosa che non si può scrivere da nessuna
parte, qualcosa che non è riducibile a ciò che si può esprimere in parole, perché
bisogna esserci, viverlo. Dunque quello che qui scriviamo non rende l’idea della
ricchezza di ciò che viviamo. Abbiamo creato il sito anche per questo.”

Credo sia bello, per chi può esserci alla festa di compleanno, andare a vedere come
è riuscita “un’ impresa di donne” a stare benissimo per tutto questo tempo e a
continuare ad essere un luogo vivo di relazioni e di produzione di sapere.