Venerdì 20 0ttobre 2017 alle ore 15 si terrà una Tavola Rotonda – Seminario di formazione- presso la Sala Conferenze dell’ Archivio di Stato di Milano,Via Senato 10. L’iniziativa dispone dell’autorizzazione a partecipare in orario di servizio per il personale delle scuole di ogni grado e ordine. Su richiesta, sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Porterò il saluto con la Sen. Laura Puppato come Presidenti Onorarie assieme alla Presidente Paola Lincetto del Comitato Nazionale “Lina Merlin, La Senatrice. Una Madre della Repubblica”
La tavola rotonsa sarà introdotta e coordinata da Anna Maria Zanetti – autrice del libro La senatrice: Lina Merlin, un “pensiero operante”. Interverranno: Paola Signorini , Tina Bontempo, Livia Bonetti e le allieve dell’IIS C.da Siena, Caterina Scalenghe, Anna Vecchiuti, Massimo Castoldi, Giuliana Franchini, Walter Galbusera, Cristina Tajani.
Questi gli argomenti che saranno affrontati : Lina Merlin e il Caterina da Siena, Il nostro incontro con Lina, Le Persone si incontrano, “A passo d’uomo”, A scuola con Lina e le altre. Un laboratorio didattico sulla Resistenza. Due lettere inedite di Lina Merlin a Marcella Chiorri Principato. Il femminismo di Lina Merlin. Sfruttamento della prostituzione: una questione sempre aperta. Politiche del lavoro per l’emancipazione femminile.
Questa iniziativa è stata organizzata dall’Associazione Anna Kulischoff, e dall’IRIS (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia) con il patrocinio del Comune di Milano e in collaborazione con l’Archivio di Stato di Milano.
Devo anche ricordare che RAI STORIA ha prodotto il documentario: LINA MERLIN. LA SENATRICE. Un ricordo a 130 anni dalla nascita
“Utopie? No, non esistono utopie. Ogni idea che scaturisce da una necessità, da un bene al quale giustamente aspirano gli uomini, si fa reale quando a tradurla in atto concorrono la buona volontà e l’amore verso il proprio simile”. Parole di Lina Merlin, insegnante e partigiana, membro dell’Assemblea Costituente e prima donna a essere eletta in Senato. Una protagonista della vita politica italiana che Rai Cultura ha voluto ricordare – nel giorno del cento trentesimo anniversario della nascita – con il documentario “Lina Merlin. La Senatrice”. Il documentario, andato in onda domenica 15 ottobre alle 16.20 su Rai Storia, è nato da un’idea di Vittorio Sega, a cura di Anna Maria Zanetti e Luccia Danesin, per la regia di Roberto Lippi . E’ stato realizzato con interviste inedite a protagonist* della vita politica del passato come Oscar Luigi Scalfaro, Giulio Andreotti, Luigi Gui, Lidia Menapace, Elena Marinucci, Giglia Tedesco e altr*. Ne è emersa la complessità della figura politica della Senatrice Lina Merlin, ben oltre il limite cui l’ha costretta la legge epocale di cui fu autrice e che nel 1958 abolì le case di prostituzione. L’immediatezza umana e l’acutezza politica della parlamentare veneta sono riproposte anche grazie a estratti dell’intervista che Enzo Biagi fece alla Merlin per la Rai e che rievocano i momenti della storia italiana di cui fu protagonista, dalla Costituente all’alluvione in Polesine. Ne esce un ritratto a tutto tondo di una donna politica che rappresenta la migliore tradizione alla quale si possono richiamare la storia e la politica e alla quale si deve, tra l’altro, quella frase “senza distinzione di sesso” che è contenuta nell’articolo 3 della Costituzione italiana su pari dignità e uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Lina Merlin, dopo il conno in Sardegna, perseguitata dal fascismo, si trasferisce a Milano che elegge a sua città di adozione. Vive e lavora
nel quartiere Lambrate in Via Catalani 63, dove si riuniscono i promotori dell’insurrezione milanese del 1945. Insegna in casa e poi al
Caterina da Siena, per l’impegno profuso dalla Preside Ines Saracchi, fonda i Gruppi di Difesa della Donna ed è tra le promotrici dell’Unione
Donne Italiane a Milano. Il 27 aprile 1945 viene nominata Vicecommissario alla Pubblica Istruzione nel Comitato di Liberazione Nazionale
della Lombardia e il 29 giugno è chiamata a far parte della direzione nazionale del partito socialista, in qualità di responsabile della
commissione femminile. A Milano, con Carla Barberis Voltolina, raccoglie e pubblica le lettere a lei spedite dalle prostitute italiane.
Eletta prima Senatrice della Repubblica Italiana nel 1948, nel 1958 è poi eletta alla Camera dei Deputati nella circoscrizione di Verona-
Padova-Vicenza-Rovigo, ma tiene comunque una casa in periferia a Milano, in Via Martignoni, dove stabilisce rapporti con la Società
Umanitaria per un progetto per il “suo” Polesine. Trasferitasi ormai bisognosa di assistenza a Padova, esprime la volontà di essere sepolta
a Milano, e la città a cui era tanto legata decide che Lina Merlin trovi posto nel Famedio del Cimitero Monumentale.
Una gura dunque importante nella storia d’Italia, e di Milano in particolare, che si vuole non solo ricordare ma far conoscere soprattutto
alle nuove generazioni, per l’impegno politico e sociale da lei profuso e per arontare questioni, come quella dello sfruttamento della
prostituzione, da lei aperte ma mai no in fondo risolte anche ai giorni nostri.