Gustave Flaubert la stimava. Charles Baudelaire la detestava. Succede agli spiriti irregolari!
La scrittrice Amantine-Aurore-Lucille Dupin, in arte George Sand, scelse di vestirsi da
uomo con tanto di redingote. Fu una antesignana dell’abito coniugato al maschile. Lo fece
con piglio, con molta malizia e con un pizzico di civetteria!
Nel 1831, quando George ideò la sua prima opera, facevano irruzione nella Ville Lumière
sia Niccolò Paganini sia Fryderyk Franciszek Chopin, mentre sulle pareti irrompevano i
quadri di Eugène Delacroix, di Jean-Auguste-Dominique Ingres e di Jean-Baptiste-Camille Corot.

Nadar: ritratto di George Sand, 1864


E’ Lei la “star” del Romanticismo! Scrisse romanzi passionali ma era anche sensibile alle tematiche sociali e politiche.
Tra le tante storie d’amore, ebbe un idillio con il poeta e drammaturgo Alfred de Musset e successivamente una lunga relazione con Chopin.
Alfred de Musset, l’”enfant terrible”, era un dandy. Indossava vestaglie turche e fumava tabacco alessandrino. Non possiamo fare a meno di citare, dopo l’insuccesso del suo esordio con “La nuit veneziana” (1830), le sue opere più significative: “Lorenzaccio”, “Il candeliere” e “I capricci di Marianna” datate tra il 1833 e il 1835. Anni in cui George era al suo fianco. Decisamente erano fatti per incontrarsi. Lui confessò che l’amava come un bambino, dunque “tirannicamente”! In ogni caso Lei lavorava otto ore al giorno e guai se qualcuno attorno a Lei aveva da ridire!

Nadar, il noto fotografo, fissò l’immagine di George in età avanzata. Il piglio della “primadonna” è ancora lì.
Ma torniamo all’incontro cruciale. A Venezia de Musset tradiva spesso George Sand con le prostitute e non sempre era tenero nei suoi confronti. In una lettera le chiede crudelmente: “Immaginavi di essere le
mia amante? Eri solo mia madre, tu! Il cielo ci creò l’uno per l’altra ma il nostro abbraccio fu incestuoso”. Per tutta risposta Lei, a seconda dei casi, lo definiva o “un bambino buono” o “un bambino cattivo”.
Succede poi che improvvisamente nella città lagunare il poeta si ammala. Una febbre violentissima lo divora. George chiama un medico. Arriva il dottor Pietro Pagello. Il delirio va avanti e loro vegliano. E mentre vegliano, veglia una volta, veglia l’altra, ecco che… si innamorano.
Più gli uomini di cui si innamorava erano “fragili”, più le piacevano. Così George scriveva scriveva scriveva e loro si innervosivano. Lei non era tipo da “crollare” e sapeva gestire con indubbie capacità il proprio talento artistico.
Se… al tempo di de Musset si diceva: “Monsieur Sand e Madame de Musset” lo stesso gioco di parole può valere oggi per noi. Insomma, nella coppia era George dominante.
Nel caso del dottor Pagello… chissà? Non crediamo fosse fragile! Il motivo dev’essere tutt’altro!
Maliziosi? Certo che sì! Siamo maliziosi? Sono maliziosa?
La vita di George più che un romanzo è dieci romanzi e forse anche di più. Del resto Lei ne ha scritti 150 di romanzi! Ma come diavolo avrà fatto? E in più 24 raccolte di novelle e 49 volumi di scritti vari!
Ah, dimenticavo: era baronessa! Figlia di un ufficiale e di una modista, compiuti gli studi nel convento delle Augustine inglesi di Parigi, sposò il barone Casimir Dudevant dal quale ebbe due figli. Un matrimonio dettato più che dall’amore dalla necessità di sottrarsi alla troppo rigida autorità materna.
Divorziò e… la sua avventura personale prese il largo…
Secondo Chopin, gli occhi di Lei brillavano quando suonava. E, fin qui, credo che altro non si possa dire! Anche perché a tutti noi avrebbero brillato!
Il musicista racconta che mentre le sue dita correvano sulla tastiera, la penna di George volava sulla carta. Ed ecco che Lei scrive mentre si susseguono Sonate, Notturni, Fantasie… Che incredibile incrocio di sentimenti, immaginazione, desideri, astrazioni…!
Facendo una sintesi un po’ sommaria dei suoi amori possiamo ironicamente commentare che Casimir era un uomo d’ordine alquanto ottuso, Alfred de Musset era uno splendido poeta capriccioso e gelosissimo… e il dottor Pagello? Beh, lui confessò: “Mi buttai nell’abisso!” Nell’occasione George smise momentaneamente i pantaloni!
E dato che le idee della Sand erano ardite e liberali, si schierò ai tempi del Risorgimento a favore di Giuseppe Mazzini e della sua causa per l’indipendenza italiana.
Insomma, fu la paladina anche del “libero pensiero” oltre che del “libero amore”! E… occhio alla redingote!