Le prime pagine del poema epico che Anne Weber dedica alla sua Annette – Annette. Un poema eroico, Mondadori 2021 –  suscitano in chi legge un certo straniamento. Solo dopo alcune pagine infatti si capisce che non siamo in una antica favola bretone ma in pieno Novecento e nella contemporaneità, di fronte alla storia di Anne Beaumanoir, protagonista della Resistenza francese che attraversa la storia del suo paese e dell’Europa dagli anni della seconda guerra mondiale fino alla ricostruzione degli anni ’50 e ‘60.

Prima, lo stile epico del racconto e la costruzione in versi del testo ci fanno inevitabilmente fare un tuffo nel passato, restituendoci come gesta di un’eroina antica la vita di Annette, nata in Bretagna nel 1923 in una famiglia di umili origini, impegnata nella Resistenza e nel salvataggio degli ebrei dalla deportazione. Dopo la guerra, Annette si sposa, studia medicina, diventa neurofisiologa, ha dei figli, ma «comincia lentamente e impercettibilmente a scivolare verso qualcosa che è una forma di resistenza, solo che ora l’avversario non è un aggressore esterno, ma il suo paese, il suo governo, per così dire lei stessa.»

Pur essendo ancora una componente del Partito comunista, Annette non ne condivide l’indifferenza sulle istanze di autonomia che molte nazioni sempre di più avanzano sullo scenario internazionale, inizia così a collaborare clandestinamente con il movimento per l’indipendenza algerina, perché «non riesce a capacitarsi che in suo nome, ossia in nome della Francia, si torturino le persone per costringerle a tradire i loro compagni.»

Ma viene tradita lei, arrestata e condannata a dieci anni di prigione. Riesce a fuggire e entra a far parte del primo governo dell’Algeria indipendente e, dopo il colpo di stato del 1965, riesce a mettersi nuovamente in salvo e, dopo aver lavorato in una clinica di Ginevra, viene finalmente riammessa in Francia dopo l’annullamento della sentenza di espulsione.

L’autrice Anna Weber ha incontrato Anne Beaumanoir, che oggi vive in un villaggio nel Sud della Francia, e ha ricostruito in versi la sua storia, una storia che – come ha anche osservato Agnese Grieco, la traduttrice in italiano del testo «parlava così profondamente di noi, dell’Europa, di quell’Africa a noi così vicina. Parlava della nostra storia comune.»

Joyce Lussu

È forse proprio una storia comune quella che le donne testimoniano a proposito della Resistenza. A distanza infatti di poco tempo dalla pubblicazione del romanzo di Weber su Beaumanoir, è stato anche ripubblicato per la casa editrice Abbot Fronti e Frontiere di Joyce Salvadori Lussu, compagna di Emilio Lussu – fondatore, con Carlo Rosselli e Francesco Fausto Nitti del gruppo antifascista Giustizia e Libertà – con la prefazione di Jennifer Guerra.

Il libro è una testimonianza preziosa della fuga di Joyce e Emilio nell’Europa assediata dai nazisti: in quattro anni cambiano identità e nazionalità decine di volte. Si fingono francesi, polacchi, inglesi, e Joyce annota tutto, ed è questa la ricchezza della sua testimonianza, pubblicata in questa edizione nella sua versione originale del 1945.

Un manuale pratico di resistenza, così Jennifer Guerra descrive questo volume nella prefazione, un testo che non solo è una fonte storica ma la traccia di una urgenza di raccontare la vita in clandestinità, e uno spaccato su una intera generazione di donne e uomini che hanno creduto nei propri ideali e nella concretezza della politica.

«Ho rievocato questi ricordi per il piacere di ricordare» scrive Lussu nell’incipit, e ci conduce nella sua testimonianza dedicando ogni capitolo delle sue memorie a una donna: Madame Noëlie, Claudina, Joaquina, Dona Carolina, le donne soldato, la sindachessa, la signora Maria, la duchessa di Grand-Manche, Minna, Cristina, Carmela, le ragazze di Letino. Una dedica che non ha mantenuto la promessa di raccontare a pieno queste protagoniste, ammette la stessa Lussu, ma è comunque un tentativo di saldare i conti con la necessità di parlare di donne «nel pieno senso umano, e non solamente amoroso e sentimentale.»


Anne Weber, Annette. Un poema eroico, Mondadori 2021

Joyce Salvadori Lussu, Fronti e Frontiere, Abbot edizioni, 2021