Ha visitato i maggiori siti megalitici mondiali cercando in loco memorie matrifocali, fondato o partecipato a diversi cerchi spirituali di donne di tutto il mondo, si confronta periodicamente con sciamane e donne di conoscenza di tutto il mondo.

Devana, che da anni non usa più il proprio nome secolare e invita altre a non usarlo, ma solo aggiunge il nome della madre al proprio – Devana figlia di Liliana – è anche creatrice e direttrice de La Scuola delle Donne®, canale youtube con quasi 4500 iscrizioni, affiancata da un canale telegram e da una classe ristretta di 10 alunne che due volte al mese ascoltano in diretta le lezioni, discutono le proprie tesine o dibattono su aspetti che stanno loro a cuore con una circolarità che ha per modello i cerchi delle anziane nelle comunità matrifocali neolitiche.

“Nel 2018 – spiega Devana, che è anche scrittrice (sta lavorando al suo 24/o libro) – ho sentito la necessità di creare una scuola dove venisse offerta la possibilità di conoscere e studiare la visione, letteratura arte economia scienza e spiritualità femminina completamente assente e ignorata dai programmi scolastici patriarcali. Ho scelto di usare YouTube come mezzo di diffusione delle letture e dei video. Perché è gratuito e non occorrono né sedi né autorizzazioni né burocrazia. Su YouTube carichiamo quotidianamente audioletture di libri e video che trattano opere di donne. Lo facciamo gratuitamente e non monetizziamo dalla pubblicità. Il nostro è un servizio e un dono. Ho registrato il marchio in Camera di Commercio per proteggerlo da chi decidesse di usarlo per business”.

https://www.youtube.com/channel/UC-aeVy8RYBj0UJNVxOH7M4Q

Un recente messaggio di Devana in telegram: “L’ascolto di audiolibri è in aumento. Alcuni canali di audiolibri sono veramente ottimi: ottime voci e recitazione. Ma… guardiamo i contenuti. Abbiamo passato in rassegna i 3 maggiori canali di audiolibri in italiano: centinaia di libri proposti, sempre gli stessi Pirandello, Conan Doyle, i classici russi… tutti autori maschi con decine di migliaia di visualizzazioni e centinaia di commenti. La percentuale di autrici è minima. Perfino gli esordienti e gli inediti sono a firma maschile. Su centinaia di libri proposti, quelli scritti da donne sono 2/3 per ogni canale e sempre i soliti “Ragione e sentimento” o “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen, “La signora Dalloway” o “Gita al faro” di Virginia Woolf, “Frankenstein” di Mary Shelley e qualcosina di Françoise Sagan, Agatha Christie e di Katherine Mansfield. Tutto qua… E dov’è tutto il resto dell’enorme produzione letteraria mondiale delle donne? Solo nel nostro canale abbiamo 120 autrici, alcune con 3/8 libri e per non parlare delle pittrici e in generale delle grandi donne che hanno fatto la storia e poi sono state dimenticate. Ecco! Questa è la realtà, le donne non vengono ascoltate, ancora oggi alcuni dei libri a nostro avviso più importanti, tra cui Cosima del nobel Grazia Deledda, non arrivano ai 100 ascolti. Ma andiamo a guardare i commenti nei 3 maggiori canali di audiolibri di cui sopra e scopriamo che il 75% di essi è scritto da donne. Sissignore, le donne preferiscono ascoltare letteratura maschile. È quello che molto giustamente è stato definito da una filosofa spagnola IL PATRIARCATO FEMMINILE. Le donne sono le prime a non valorizzare l’opera delle loro sorelle, a non sostenerla, a non conoscerla. E finché perdurerà questo stato di cose, questa totale indifferenza della gran parte delle donne rispetto all’invisibilità femminile, il mondo resterà ai blocchi di partenza. Senza togliere nulla al merito e alla bravura dei lettori e alle opere che propongono. Non ci sentiamo in competizione, ma registriamo con tristezza la desolante situazione del panorama sociale e culturale della nostra matria che tutt’oggi persiste. Per fortuna noi non siamo un canale di audiolibri bensì una Scuola. E pertanto pensiamo che chi ci ascolta, sia femmina che maschio, non cerchi semplicemente l’intrattenimento, ma cerchi di migliorare e approfondire la propria cultura”.

L’ultima produzione della Scuola delle Donne: Artemisia, Marie Guillemine, Élizabeth, Adélaïde e Angelika le pittrici della libertà