La scuola statale non è obsoleta
Le recenti esternazioni dell’on.le Livia Turco nel corso della rubrica Omnibus, in onda su La 7, ci
gettano nello sgomento. L’Associazione Nazionale ” Per la Scuola della Repubblica” è nata e opera da anni
proprio per difendere quell’ idea di scuola pubblica, di tutti e per tutti, che con
tanta indifferenza l’onorevole Livia Turco ha indicato come un vecchio orpello! Dopo il colpo mortale inferto da un governo di centrosinistra
all'[articolo 33 della Costituzione->http://www.jus.unitn.it/cardozo/Obiter_dICTUM/cost/art33.htm] con la creazione di “scuole
paritarie”, rimaste private per quanto riguarda i privilegi, divenute
pubbliche per quanto riguarda i contributi dello Stato, oggi l’on.le
Livia Turco compie un ulteriore passo nella stessa direzione
definendola la strada del futuro…
La nostra Associazione esprime con forza il più totale dissenso da posizioni che
tendono a confondere l’obiettivo di una Scuola della Repubblica laica, pluralista,
antifascista e antirazzista, che educhi al pensiero critico, con l’offerta di
visioni privatistiche – certamente lecite quando non in palese contrasto coi
principi costituzionali- ma radicalmente diverse nelle finalità e nelle modalità
della proposta educativa.
La separazione tra il sistema scolastico statale (dove “statale” non è parola
superata, ma garanzia di uguaglianza) e il diritto a istituire scuole private “senza
oneri per lo Stato” sancita nell’art.33 della Costiuzione è parte integrante dei principi
costituzionali e trova la sua ragion d’essere nel dovere obbligatorio della
Repubblica di provvedere alla formazione democratica delle giovani generazioni con
pari opportunità su tutto il territorio nazionale, obbligo che non può né dovrebbe
ricadere su gestori privati.
Non possiamo che augurarci un ripensamento/rettifica urgente da parte
dell’on.le Livia Turco .
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