La storia che non c’era. Il movimento delle lesbiche in Italia
Dall’1 al 3 giugno si è svolto a Roma presso La Casa Internazionale delle Donne il convegno “La storia che non c’era. Il movimento delle lesbiche in Italia”, organizzato da ArciLesbica per il suo decennale all’interno del calendario di eventi per il Pride 2007. Le {{intenzioni delle organizzatrici}} erano e sono quelle di “lavorare al recupero e alla trasmissione di più di trent’anni di straordinarie esperienze di autonomia femminile per consegnarle alla memoria collettiva e al movimento di oggi”, partendo dal presupposto che la memoria è fondamentale affinché la soggettività lesbica, ricca dei suoi riferimenti, sia più forte.
Nel {{progetto}} relativo a questo convegno si afferma che si intende “produrre un’occasione di trasmissione culturale sulle pratiche e le teorie che le attiviste omosessuali italiane hanno messo in atto dagli anni ’70 a oggi, cercando di ripercorrere le strade intraprese, a fianco del movimento femminista, del movimento gay o in via indipendente, e le svolte, dai primi coming out fino alle attuali espressioni di libertà. Non una storia del lesbismo, ma del movimento politico delle lesbiche, focalizzando l’attenzione sugli eventi e i gruppi che hanno avuto rilevanza nazionale e individuando le principali opzioni etiche e culturali che li hanno sostenuti”.
Nel corso delle tre giornate, divise in {{sessioni tematiche (Politica, Arte, Editoria, Comunicazione, Teoria),}} venti studiose di differente estrazione culturale e politica hanno presentato lavori di ricerca basati sulla raccolta di materiali scritti e di testimonianze orali, di cui hanno tracciato un’analisi critica. I molteplici esordi (con il FUORI – Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano – e con le femministe) e la ricerca e la costruzione di un’identità personale e politica e delle conseguenti diverse strategie di movimento, ruotano attorno a {{parole chiave}} che sono emerse con forza dalle varie relazioni: identità, pratiche, visibilità, orgoglio, separatismo, conflitti, utopie, immaginario, teorie, integrazione, diritti, sessualità, tecnologie.
Si è parlato dei molti gruppi, delle iniziative culturali e politiche, delle aspirazioni, delle difficoltà, dei progetti, dell’importanza che hanno avuto mezzi di comunicazione a diffusione nazionale quali riviste e internet, della rilevanza delle case editrici di movimento nell’importazione e costruzione di pensiero e della forza critica, ironica e innovatrice del teatro e del cinema. Le differenti concezioni relative a identità e sessualità si sono rivelate nodali per un’analisi compiuta.
Il valore del convegno, a mio avviso, risiede nel {{clima di ascolto e valorizzazione dei diversi percorsi}} che si è creato, rendendo possibile un alto momento di studio che non si è quasi mai trasformato in spazio per discussioni, presumibilmente conflittuali, sulla validità o meno delle politiche odierne. La capacità delle relatrici di usare {{linguaggi comprensibili non solo a specialiste o a militanti storiche}} ha permesso di rivolgersi anche a chi non era a conoscenza di molti dei passaggi storici e delle sottese scelte teoriche e politiche, in tal modo traducendo in pratica l’intento della trasmissione dei saperi. Inoltre, non è mancata la fondamentale {{riflessione sulla metodologia della ricerca e del fare storia}} grazie anche alla {{presenza di storiche e ricercatrici di professione quali Emma Baeri, Lidia Cirillo, Daniela Danna e Nerina Milletti.}}
Da rilevare anche la presenza della {{mostra “Tracce di storia locale”}} (a cura di alcuni circoli locali di ArciLesbica) che, nata dal desiderio condiviso da molte di avviare anche un lavoro di ricerca sulla storia locale, costituisce una prima mappatura di alcuni dei luoghi e degli eventi che sono stati rilevanti per la storia di alcune città italiane.
Questo convegno ha rappresentato un importante {{momento di confronto fra le studiose e con molte componenti del variegato movimento lesbico}}, oltre che la prima tappa di un percorso di approfondimento delle ricerche e di diffusione della nostra storia che ci impegniamo a continuare con passione, innanzitutto rendendo al più presto fruibili a un vasto pubblico le ricerche presentate al convegno attraverso una pubblicazione.
– Il programma dettagliato e gli abstract delle relazioni sono presenti sul sito [www.arcilesbica.it->http://www.arcilesbica.it].
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