La tavola periodica non è più la stessa.

La tavola periodica degli elementi è stata ideata e sviluppata per la prima volta da Dimitri Mendeleev, chimico russo, nel 1869. La scoperta di Mendeleev fu rivoluzionaria per la chimica perché non solo ordinò gli elementi conosciuti in un modo che chiariva le loro relazioni e proprietà, ma previde anche l’esistenza e le caratteristiche di elementi che non erano ancora stati scoperti. Le sue previsioni si dimostrarono accurate con la successiva scoperta di elementi come il gallio e il germanio, il che rafforzò la validità della sua tavola periodica. Mendeleev organizzò gli elementi noti in base alle loro proprietà chimiche simili e li dispose in ordine crescente di massa atomica. Questa organizzazione periodica rivelò una periodicità nelle proprietà degli elementi.

Questo strumento si è evoluto nel corso degli anni con la scoperta di nuovi elementi e l’affinamento delle nostre conoscenze sulla struttura atomica. Da quando Mendeleev l’ha creata nel 1869 ha fatto varie evoluzioni: di recente l’ultima, sui nomi degli elementi, a cui ha partecipato anche il Dipartimento Istruzione di San Marino. A rappresentarlo Benedetta Bindi, coordinatrice del centro di monitoraggio per il sistema di istruzione e formazione e già docente di chimica al liceo.

Nel 2022 lo Iupac International Union of Pure and Applied Chemistry (in italiano Unione Internazionale di Chimica Pura e Applicata) organizzazione internazionale dedicata alla chimica, ha stabilito i nomi inglesi degli ultimi elementi scoperti, quelli che nella tavola periodica vanno dal 112 al 118. Necessario poi tradurli nelle varie lingue, compreso l’italiano: in questo caso sono stati coinvolti tutti i Paesi italofoni. Si è concluso il lavoro del gruppo incaricato da IUPAC l’ente internazionale deputato alla definizione della nomenclatura chimica e delle grandezze chimico-fisiche degli elementi chimici. Il lavoro del gruppo, incentrato sulla definizione univoca dei nomi degli elementi chimici in italiano dopo l’aggiornamento del 2022 in inglese della tavola periodica degli elementi, ha visto l’impegno di rappresentanti della comunità scientifica dei paesi italofoni e di comunità italofone.  I rappresentanti hanno concluso da poco il progetto iniziato a maggio e hanno approvato una bozza finale. Un’occasione, gli incontri online, anche per definire il nome degli elementi che non avevano una scrittura univoca: scelto ad esempio “argon” anziché “argo” e nichel e non nickel. La tavola periodica è lo strumento che tutti i chimici usano, strumento indispensabile nello studio della chimica. In questo progetto sono stati coinvolti il Cnr, la Società Chimica Italiana, Federchimica, la Società Chimica Svizzera di lingua italiana e il Dipartimento Istruzione di San Marino.

fine agosto l’ufficialità e la pubblicazione durante un convegno a Milano della Società chimica italiana.