La violenza maschile, il problema c’è ed è bene parlarne
La violenza sulle donne è una grande tragedia, su cui i mass media non indagano molto. Riferiscono i fatti di cronaca, di tanto in tanto scelgono un caso particolare che suscita clamore, lo sviscerano morbosamente, se ne impossessano per sfruttarlo fino all’ossessione.I giornalisti maschi sembra che non abbiano granché da dire sulla stampa, né come voce di biasimo, né a livello propositivo. Come al solito {{sono le donne che indagano, si chiedono il perché,}} le cause scatenanti e cosa si può fare per contrastare un fenomeno così angosciante e così diffuso a livello mondiale.
E’ l’emancipazione femminile? E’ l’evoluzione di una società sempre più complessa, più tecnologica, più competitiva, più escludente, più aggressiva?
Senz’altro le cause sono molteplici, a cominciare dalla famiglia stessa, quando non è preparata ed educa ancora diversamente il bambino e la bambina, lei modello Barbie, che già era sbagliato alla sua nascita ed ha avuto molto successo, immersa in un rosa ossessivo nei soliti ruoli del passato peggiorati dal consumismo, invasa da streghe e fatine, mentre lui oltre alle solite pistole e macchinine, ha aggiunto una marea di mostri e supereroi sfornati a getto continuo; può anche permettersi di essere un po’ aggressivo, non è mica una femminuccia.
A tre anni sono già delineati come maschio e femmina, conformi al passato, come se il femminismo non avesse lasciato traccia.
Il problema nasce proprio dall’errata educazione dei figli in un basso livello culturale della società.
{{Chi può intervenire?}} La scuola senz’altro vede il problema, ma si dovrebbe partire con corsi per genitori, che non possono neanche essere obbligatori. Spero che possa fare qualcosa, specie nel periodo dell’adolescenza, almeno evidenziare la violenza gratuita nel linguaggio sessista, razzista con parolacce di tutti i generi nei confronti della donna profuse a pieni polmoni, già sarebbe un passo di sensibilizzazione. Le ingiurie tolgono a noi tutte la giusta dignità di persone.
Le donne non insultano i maschi in quanto tali, come fosse un intercalare ed avrebbero buoni motivi per farlo, considerando il tema di cui si parla.
La televisione dovrebbe fare {{un mea culpa}} sulle trasmissioni prodotte dopo l’avvento delle tivu commerciali ed i falsi modelli che ha contribuito a creare e diffondere, con le immagini aggressive dei cartoni animati giapponesi nei programmi per bambini, come Goldreich e Mazinga, inizio della discesa.
Giorno dopo giorno è cresciuta l’aggressività orale, il mal costume, la trasgressione, e l’utilizzo dell’immagine dei corpi femminili svenduti per fini commerciali, la donna vista come un bel contorno sempre disponibile. Abbiamo oltrepassato tutti i limiti del buon senso.
La televisione pubblica e privata dovrebbe essere al servizio della società, controllata da un organo che tuteli la famiglia e la rappresenti con poteri incisivi e non sia la Chiesa, che ha sempre avuto avversione per la donna, se non è ‘Madonna’, l’ha sempre ritenuta inferiore, portatrice di tentazioni e quando è vittima di violenze nell’ambito famigliare, la invita a tacere e sopportare, non mi pare un buon consiglio.
Bisogna togliere le erbacce della maleducazione, delle immagini eccessive e volgari, dell’urlare litigioso che assale gli altri, basta con le parolacce da un’emittente pubblica, bisogna educare al rispetto del pianeta, della natura, degli animali e degli esseri umani, questi sono i veri valori di base di una società.
C’è anche il problema dell’alcol, che muta spesso un maschio normale in un marito e padre violento.
Un tema difficile, sollevo solo una modesta critica. Credo che l’usanza dell’aperitivo serale, che ha avuto molto successo da qualche anno, sia un fatto socievole sì, ma errato per la salute alimentare e per la diffusione dell’etilismo, da tenere particolarmente sott’occhio nella fase giovanile.
Si potrebbe anche accennare all’invasione del gioco, altro vizio che lo stato incoraggia e può disgregare il singolo e le famiglie.
Gli psicoterapeuti forse potrebbero raccontarci molti drammi sentiti dal vivo, avrebbero molto da dire per spiegare la psiche del maschio violento, forse hanno il quadro della situazione con considerazioni utili per il carnefice e per la vittima. Speriamo che vengano in aiuto.
Comunque è utile ricordare che il problema c’è ed è bene sottolinearlo e parlarne diffusamente.
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