L’agricoltura e la lotta dei contadini dal punto di vista delle donne
All’interno di Via Campesina le lotte per i diritti dei e delle contadini/e ha avuto inizio molti anni fa, ma le donne delle zone rurali combattono e vivono in condizioni più pesanti di quelle dei loro compagni.Le donne costituiscono la maggioranza tra i piccoli agricoltori nei Paesi poveri.
_ Secondo gli studi condotti da una ricercatrice europea intervenuta sul tema dell’agricoltura e delle lotte contadine alla Quinta Conferenza di Via Campesina, celebrata a Maputo dal 13 al 23 ottobre 2008, in tutto il continente africano sono le donne che con il loro lavoro producono il cibo necessario al sostentamentodi tutta la famiglia, ma la maggior parte di loro non ha accesso ai servizi di base e molte dipendono dall’agricoltura per la sopravvivenza quotidiana.
La conquista dell’autonomia femminile nei settori economico, politico e sociale, dipende dalla capacità delle donne di creare proprie organizzazioni in grado di rappresentare e di negoziare gli interessi di gruppo: lo sviluppo rurale, l’erogazione dei fondi per la produzione, una riforma agraria che sia realmente tale, la Sovranità Alimentare.
In Africa, la produzione agricola e la sicurezza alimentare sono molto a rischio: è dagli anni ’70 che questi temi costituiscono motivo di preoccupazione, ma con la crisi globale la carenza di cibo sta aumentando ogni giorno ed è sempre più difficile soddisfare i bisogni di cibo delle famiglie più povere.
Le organizzazioni contadine stanno riconoscendo sempre più il ruolo fondamentale svolto dalle donne in agricoltura, ma l’insicurezza alimentare e la povertà continuano ad essere un fenomeno prevalentemente femminile e sono proprio le donne ad essere maggiormente emarginate.
_ Si tratta di donne che gestiscono l’acqua per un uso produttivo e per uso domestico e che, pertanto, svolgono un ruolo attivo nella costruzione di sistemi sanitari e nella messa in sicurezza dell’acqua necessaria al raggiungimento di una reale Sovranità Alimentare.
_ La terra è un fattore chiave per ottenere la sicurezza alimentare deve pertanto essere al centro di tutte le lotte per la produzione di cibo.
Le donne delle zone rurali svolgono un ruolo importante per quanto riguarda la protezione della biodiversità locale e sono in possesso di conoscenze sulla conservazione dei semi autoctoni, per questo è indispensabile il loro crescente coinvolgimento nei processi decisionali che hanno a che fare con la distribuzione della terra, l’accesso all’acqua, l’accesso alle risorse finanziarie, e così via.
Negli ultimi anni vi sono stati cambiamenti legati alla manipolazione genetica ed è forte la preoccupazione delle donne rurali per l’uso di quelle tecnologie che stanno distruggendo la biodiversità, la produzione agricola e delle risorse naturali e che le costringe a lavorare ancora più duramente per produrre il cibo.
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