L’allarme dallo speakers corner davanti alla sede Rai di Roma: con la libertà di stampa, sotto attacco ci sono le libertà costituzionali e i diritti
Ieri, 16 maggio, c’è stato lo Speakers corner organizzato dall’Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Rai, dopo il “comportamento antisindacale” tenuto dalla Rai in occasione dello sciopero del 6 maggio (e che verrà denunciato, ha comunicato Usigrai, davanti al giudice del lavoro di diverse città),
La registrazione dell’intero evento si può seguire sulla pagina Facebook dell’Usigrai.
“Oggi davanti alla Rai c’è la società civile che difende i diritti e le libertà costituzionale – ha detto il presidente della Fnsi, Fenderazione Nazionale della Stampa Italiana, Vittorio Di Trapani – perché sotto attacco non c’è solo la libertà di stampa ma anche le libertà costituzionali come il diritto a manifestare e il diritto alla sciopero”.
In circa due ore di interventi, davanti alla sede Rai di Viale Mazzini a Roma, si sono alternati giornalisti e giornaliste della Rai e di altri giornali e agenzie di stampa, rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti, sindacalisti – dell’Usigrai ma sono intervenuti anche il segretario della CGIL Landini e quello della Uil Bombardieri – ma anche attori e attrici, registi, e molte associazioni, tra queste, Articolo 21, l’Anpi, l’associazione Giulia giornaliste. Da Giulia giornaliste è interesse prioritario delle donne salvaguardare la libertà di informazione perché non è disgiunta dalla libertà e dai diritti garantiti dalla Costituzione.
Anche la Casa internazionale delle donne di Roma ha portato, con Maura Cossutta, il suo contributo. “Siamo in piazza con i giornalisti e le giornaliste – ha detto Maura Cossutta parlando a nome della Casa – per sostenere una battaglia fondamentale: quella per la libertà di informazione e per la libertà di espressione”. “Il governo e la sua maggioranza – ha continuato Cossutta – stanno mostrando il loro volto più autentico: quella autoritario, che occupa la Rai e il servizio pubblico e perpetra una repressione pesantissima del dissenso… Siamo di fronte ad una destra che mischia liberismo e patriarcato per imporre la sua idea di società, fatta di diritti negati e controllo sui corpi e sul pensiero.”
Allo Speakers corner è intervenuta anche Renate Schroeder, direttrice dell’European Journalist Federation e componente del consorzio europeo Media Freedom Rapid Response che proprio in questi giorni sta svolgendo una “una missione urgente” in Italia per verificare la situazione alla luce non solo della vicenda Rai ma anche di altri fenomeni di compressione della libertà di informazione di cui è indice preoccupante il declassamento dell’Italia dal 41° al 46° posto nella classifica mondiale nel recente rapporto di “Reporter senza frontiere” sulla libertà di stampa che si può leggere integralmente QUI.