L’anfora arriva all’Onu
La Staffetta di donne contro la violenza sulle donne è alle ultime tappe del suo straordinario percorso durato un anno. Ora l’attende una trasferta transoceanica. Si, stiamo dando concretezza in questi giorni ad un sogno: portare la voce delle donne della Staffetta in un ambito internazionale.
Ciò si è reso possibile per i fili e i rapporti che con pazienza e con tenacia abbiamo tessuto, nel solco della migliore tradizione UDI.
Abbiamo detto che la violenza sessuata stravolge i rapporti tra i generi e che la violenza dell’uomo sulla donna non è più sopportabile, non solo dalle donne, ma ogni consesso civile. Le nostre parole sono state semplici e chiare, STOP AL FEMMINICIDIO non conosce confini o razze e diviene così una bandiera internazionale.
{{Saremo all’ONU il 31 ottobre}} insieme alle donne dell’associazionismo sportivo che parteciperanno alla maratona di New York e sotto la bandiera STOP AL FEMMINICIDIO terremo insieme due eventi: uno politico e uno sportivo.{{ Tale condivisione}} è lo sbocco naturale di rapporti tra donne iniziati {{con la tappa in Emilia Romagna della Staffetta}} che ha avvicinato {{le donne di Trenitalia, le donne dell’associazionismo sportivo e UDI}}
La massima istituzione locale: la regione, ha condiviso le nostre istanze mettendo a disposizione i suoi contatti internazionali per permettere alle donne che corrono in rosa e a UDI di portare in un’ambito pubblico di rilievo mondiale le nostre parole e le nostre istanze. Siamo soddisfatte delle alleanze costruite e porteremo l’immagine dell’Anfora. Il suo senso il suo significato politico e simbolico.
A New York {{il 31 ottobre la nostra delegazione sarà ricevuta all’ONU dalla Presidenza della Commissione sulla condizione femminile nei paesi occidentali e altri.}}Porteremo le nostre istanze:
-1) una legislazione di contrasto alla violenza sulle donne e al femminicidio che non conosca confini o culture ovvero che tutti i paesi riconoscano e condannino nei loro ordinamenti ed in maniera omogenea e coordinata tali delitti garantendo tutela immediata alla donna e pena certa per il colpevole;
-2) una destinazione da parte di tutti i paesi di risorse permanenti atte a favorire i cambiamenti culturali necessari in particolare verso le nuove generazioni per pervenire ad una convivenza di genere nel rispetto delle reciproche differenze;
-3) un permanente obbligo di formazione e aggiornamento periodico di tutti i soggetti che a vario titolo operano nelle azioni di contrasto alla violenza e al femminicidio diventando strumenti qualificati non lasciati all’iniziativa volontaristica seppur lodevole;
-4) una condivisione e adozione da parte di tutti i paesi occidentali della risoluzione del Parlamento Europeo del 3 settembre 2008, sull’impatto di marketing e della pubblicità a tutela della dignità della donna
-5) un monito a tutti i paesi di favorire e valorizzare la presenza ovunque si decide delle donne per una effettiva democrazia paritaria
Alle donne che parteciperanno alla maratona con i nostri simboli va il nostro plauso e il nostro ringraziamento.
per UDI nazionale {{Pina Nuzzo}}
per le Udi del territorio dell’ Emilia Romagna le Portastaffette
{{Katia Graziosi e Marta Tricarico}}
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