LAIGAL’Europarlamento ha approvato una risoluzione sulla parità uomo-donna, invitando gli Stati membri a garantire che l’obiezione di coscienza “non impedisca ai pazienti di accedere alle cure mediche legittime”. Soddisfazione di LAIGA (L’Associazione Italiana Ginecologi per l’Applicazione della 194/78)

A partire dall’iniziativa nel 2014 dell’eurodeputato spagnolo Ernest Urtasun, dei Verdi, è stata ieri approvata una risoluzione fondata sul tema della parità uomo-donna, con con 369 voti a favore, 188 contrari e 133 astenuti.

Il Parlamento europeo ha voluto infatti “evidenziare la crescente tendenza del ricorso eccessivo all’obiezione di coscienza” sull’accesso all’aborto. E’ quanto si legge in una risoluzione non legislativa approvata il 14 marzo dalla plenaria di Strasburgo. Gli eurodeputati invitano gli Stati membri a garantire che l’obiezione di coscienza “non impedisca ai pazienti di accedere alle cure mediche legittime”.

Così il parlamento europeo ha messo a fuoco la eccessiva tendenza al ricorso dell’obiezione di coscienza che crea difficoltà nell’accesso all’aborto.

Viene cioè finalmente evidenziato come la crescente obiezione di coscienza non deve essere un modo per aggirare e bloccare i diritti degli altri e l’abuso dell’obiezione di coscienza deve essere soggetta a limitazioni per proteggere i diritti degli altri.

La LAIGA approva pienamente questa risoluzione, “un’ottima notizia per la salute delle donne”, e auspica che aiuti a risolvere il problema della crescente obiezione di coscienza sul tema dell’aborto.

Tale aumento senza limiti si teme finirà per rendere inagibile alla maggior parte della popolazione italiana cattolica di poter usufruire di un diritto che ha fortemente chiesto rendendo la legge senza più operatori mera carta scritta.


CONGRESSO LAIGA
(Milano, 20 e 21 marzo)

Cogliamo l’occasione per segnalarvi il 4° Convegno nazionale dei ginecologi non obiettori e delle ginecologhe non abbiettrici di coscienza (Milano, 20 e 21 marzo) che tanto si impegnano per i diritti alla salute riproduttiva delle donne.  La scelta della Lombardia come sede del congresso  non è stata casuale. Molto coccolata da Comunione e Liberazione, questa Regione ha più volte tentato e tuttora tenta di osteggiare l’attuazione della legge 194/78 sull’aborto.

I e le ginecolog* non obiettor* di coscienza di tutta Italia si riuniscono per la quarta volta a Milano per approfondire la rete tra loro e per elaborare strategie di interventi per l’attuazione della legge 194.

Da quando nel 1978 è stata approvata, la legge ha permesso di azzerare mortalità e morbilità legate alle pratiche clandestine, eppure gli attacchi a questa legge non si contano ed una delle armi più efficaci per impedirne l’applicazione è l’obiezione di coscienza. Uno strumento che in molte parti del nostro Paese è diventato il primo passo per fare carriera negli ospedali, anche se si è anestesisti, ostetriche, infermieri, ausiliari. Vi sono ginecologi obiettori perfino nei consultori. Siamo arrivati all’assurdità di proporre di ammetterne la liceità anche per i farmacisti.

Insomma la crescente obiezione di coscienza è ormai un modo per aggirare e bloccare i diritti degli altri.

I e le ginecolog* non obiettor* sono ginecolog* a tutto tondo che si sono preparati per seguire le donne in tutte le fasi: dall’adolescenza alla maternità alla menopausa, e non lasciano sole le donne che decidono di interrompere una gravidanza indesiderata o segnata da malformazioni o malattie del feto. Non sono affatto ginecolog* che si occupano solo di abort* e non è questo il loro spirito: sono ginecolog* che hanno una grande assunzione di responsabilità del proprio dovere di cura.

Questa rete di professionist* si rafforza per sostenere e vigilare sulla reale attuazione di tutto ciò che concerne la salute riproduttiva della donna e per difendere il diritto delle donne in merito.

Infatti difficilmente le donne protestano, perché confinate in quella zona grigia segnata dai sensi di colpa indotti da una società e da una medicina che si ergono a giudici anziché farsi carico del loro diritto alla salute fisica e psichica.

In questo 4° congresso nazionale continua la preparazione scientifica di alto livello di ginecolog* non obiettor*.

Nei due giorni del Convegno, tra i cui relator* figurano personalità importanti della comunità scientifica europea, si parlerà di:

Conseguenze dei 2 reclami verso il governo italiano ,aggiornamenti in tema di contraccezione

Sterilizzazione volontaria: come e dove delle diagnostiche ecografiche di alcune malformazioni

 Buon funzionamento di un centro universitario sloveno per quanto concerne gli aborti per malformazioni,

Novità in tema di diagnostica prenatale

Andamento dei consultori e della crescente creazione di consultori religiosi

 Approccio psicologico alle donne che abortiscono,della terapia in utero di alcune malformazioni fetali

Due giorni di confronto e dibattito scientifico, ma anche due giorni per ritrovarsi insieme e discutere delle difficili condizioni di lavoro per tutti coloro che, pur essendo professionisti di altissima specializzazione, devono fare i conti ogni giorno con ostilità ideologiche, professionali e burocratiche.