“LE CATTIVE RAGAZZE LEGGONO ”, ANCHE NOI
La casa editrice romana Sinnos “è nata in un carcere, nel 1990, un luogo rimosso, dimenticato – oggi drammaticamente sovraffollato – dove spesso si arriva per ignoranza. Forse è anche per questo che crediamo tenacemente nei libri e nella lettura.
E per queste motivazioni/spinte che sono all’origine della nostra storia abbiamo dato vita a due progetti di promozione alla lettura: Le biblioteche di Antonio e I libri? Spediamoli a scuola!”, e “La Sinnos editrice è una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS), che ha come finalità il reinserimento lavorativo di persone svantaggiate”.
Con i libri “Cattive ragazze-15 storie di donne audaci e creative” e “Nina e i diritti delle donne”, raccoglie una parte di storia e di storia di genere attraverso le due collane Nomos+ e Leggimi!, rispettivamente a cura di Daniela Longo e Rachele Lo Piano, e Laura Russo.
A cui si affiancano titoli di Autrici e non, anche nella collana Zonafranca, “voluta e pensata da Antonio Spinelli”, che narrando e illustrando storie di ragazze affrontano i disagi e si pongono le stesse domande che affronterebbe o si porrebbe una adolescente di oggi. Sono Graphic Novel “ad alta leggibilità, pensate anche per chi ha difficoltà di lettura o problemi di dislessia. con la nuova font “leggimigraphic” per fumetti”.Con il libro “Nina e i diritti delle donne” di Cecilia D’Elia, l’introduzione di Mariella Gramaglia con “Una lettera per le ragazze dedicata anche ai ragazzi”, e illustrato da Rachele Lo Piano, attraverso una narrazione, un’appendice e promemoria inseriti a forma di postit, viene raccolta e raccontata, tramandata, da una mamma a una figlia, la storia di quattro generazioni che diventa “un percorso di costruzione di soggettività e libertà femminile”. Mostra l’indissolubile legame “fra politica e vita”, fra privato e sociale, e di come libertà e consapevolezza diventino spesso percorso di ricostruzione, sperando che tutte le Nina di questa nuova generazione ne possano cogliere i frutti e proseguano il cammino. Perché come si legge nell’ultima pagina prima della preziosa Appendice ”Mi piace essere femmina. Sono contenta di essere nata dopo tutti questi cambiamenti. Non so cosa voglio fare da grande, sono indecisa tra mille possibilità. Una cosa ancora non ho capito: perchè nel mio cognome non c’è anche quello di mia mamma?”.
Le “Cattive ragazze” raccontate e disegnate da Assia Petricelli e Sergio Riccardi, sono figure femminili che insieme a molte altre “hanno aperto strade nuove o mandato in frantumi tradizioni secolari”, ripercorrendo una parte di storia dell’ultimo secolo attraverso uno sguardo di genere. L’accattivante linguaggio del fumetto, trasforma quindici momenti di vita delle protagoniste e storici, in racconti, permettendo anche alle/ai più giovani di avvicinarsi a un grande bagaglio culturale e di ricordare Olympe De Gouges, Nelly Bly, Elvira Coda Notari, Nawal El Saadawi, Antonia Masanello, Marie Curie, Aleksandra Kollontaj, Alfonsina Morini Strada, Angela Davis, Claude Cuhun, Domitilla Barrios De Chungara, Franca Viola, Miriam Makeba, Hedy Lamarr, Onorina Brambilla.