Il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza Lombardia (CNCA Lombardia):
abbiamo bisogno di un Comune che sappia osare un rapporto diverso con Regione e Governo in merito alle politiche di accoglienza, di prevenzione e in merito alle politiche del lavoro e della casa.
Da mettere in discussione anche il patto di stabilità per la spesa sociale
Il CNCA Lombardia, nel sottoscrivere il documento “La Citta dei Desideri” del Forum del Terzo Settore Milano, cui l’organizzazione partecipa nel Direttivo come rappresentante, intende riprendere, sottolineare e rilanciare alcune questioni centrali nel rapporto consolidato tra terzo settore e pubblica amministrazione milanese.
1. Il CNCA intende il welfare come motore di sviluppo non solo della socialità e dei servizi, ma anche dell’economia del Paese; immaginiamo e rappresentiamo un welfare che non è e non vuole essere subalterno e residuale, ma produttore di innovazione, di cambiamento, di incontro tra culture e discipline diverse che insieme concorrono a disegnare una nuova mappa delle relazioni economiche e sociali.
Allo stesso modo anche il tema delle fragilità diviene centrale nel modello di sviluppo che proponiamo: chi ha o ha avuto per sorte, per natura, per provenienza, per malattia, per negligenza personale meno strumenti di altri, ha il diritto di ricevere attenzioni speciali e dedicate.
2. Il CNCA Lombardia partecipa e sostiene i diversi coordinamenti cittadini, che a partire da specifiche tematiche ricompongono agli occhi della pubblica amministrazione e della città una sistematicità di presenza pubblica e privata che va necessariamente valorizzata.
3. Il tema della co-progettazione si deve saldare con quello della co-gestione. Significa che i due sistemi (quello dalla P.A. e quello della cooperazione sociale) si devono integrare nelle prassi.
4. Il CNCA Lombardia ha bisogno di un Comune di Milano che sappia governare la città e che sappia riconoscere in questo la propria forza e la propria imprescindibilità nei confronti della Regione e del Governo nazionale con cui osare un rapporto diverso in merito alle politiche di accoglienza, di prevenzione, di tutela, ma anche in merito alle politiche del lavoro, della casa e alla messa in discussione del patto di stabilità per la spesa sociale. Del ruolo della Città Metropolitana, parla ampiamente il documento del Forum Cittadino, ci preme comunque sottolineare la necessità di giungere ad una elezione diretta della rappresentanza e all’attivazione del forum della società civile, oltre a richiamare il bisogno evidente di ritornare ad investire seriamente nelle politiche ambientali, culturali e sociali di quell’enorme area denominata Parco Agricolo Sud Milano. |