LE PERSONE E LA DIGNITA’ Le femministe all’Onu: “Divieto globale per l’utero in affitto”
Proponiamo l’articolo di Monica Ricci Sargentini e Riccardo Noury apparso sul Corriere della Sera
Le femministe di tutto il mondo uniscono le forze nella battaglia contro l’utero in affitto: 230 organizzazioni di 18 diversi Paesi, sparse su 4 continenti, hanno firmato un appello che è stato recapitato alle Nazioni Unite durante l’Assemblea generale che si sta svolgendo in questi giorni. Dalla Spagna, da dove è partita la campagna, alla Francia passando per Svezia, Italia, Regno Unito, Belgio, Germania, Olanda, Canada, Australia, Messico, Argentina, Repubblica Dominicana, India, Thailandia, Cambogia, Stati Uniti le firmatarie chiedono ai capi di Stato e di governo presenti a New York di “esprimersi pubblicamente a favore dei diritti delle donne e dei/delle bambin*, per la messa al bando dell’utero in affitto”.
I governi dovrebbero anche togliere i fondi a quelle agenzie dell’Onu che appoggiano la legalizzazione dell’utero in affitto, la cosiddetta surrogata altruistica, in particolare il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa) e l’ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani (Unhchr)”.
“Noi ci siamo accorte – ha detto Alicia Miyares, portavoce dell’ong spagnola No Somos Vasijas, Non siamo contenitori che ha lanciato l’iniziativa insieme ad altre organizzazioni spagnole – che l’Unfpa e l’Unhchr non avevano una posizione molto chiara sull’argomento e volevamo sottolineare che le donne non faranno mai passare un’apertura alla legalizzazione”.
Il comunicato ribadisce che “l’utero in affitto rappresenta una seria violazione dei diritti e della dignità di donne e bambin*. E’in tutto e per tutto una forma di sfruttamento della donna in cui il neonato viene trattato come una merce soggetta alla firma di un contratto”.
Le madri surrogate corrono “un rischio fisico e psicologico” mentre “i/le bambin* vengono privat* del diritto a conoscere le loro origini”.
Secondo le organizzazioni femministe firmatarie, tra cui per l’Italia Se non Ora quando libere e Arcilesbica, il business multimilionario dell’utero in affitto viola 5 convenzioni internazionali, quella per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Cedaw) (art. 7-9 e 35), quella per sopprimere la schiavitù, quella per i diritti del bambino (art. 2 e 3) e il protocollo addizionale alla convenzione contro il crimine organizzato.
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Monica Ricci Sargentini – Ha cominciato a fare la giornalista nel 1989 in contemporanea con il crollo del muro di Berlino e da 18 anni segue i maggiori avvenimenti internazionali. Dal 2004 lavora nella redazione Esteri del Corriere della Sera.
Riccardo Noury – Fa parte dal 1980 di Amnesty International, di cui è portavoce e direttore della comunicazione per l’Italia. Da trent’anni cerca di raccontare, con la parola scritta e con la voce, storie di diritti umani, violati ma anche difesi, spesso con grande successo.