All’Assemblea della Magnolia è indirizzata la lettera-appello pubblicata qui sotto e firmato da Anita Sonego, presidente della Casa delle donne di Milano.

COSA FANNO LE PARLAMENTARI ITALIANE PER LA CASA DELLE DONNE DI MILANO?

Care amiche della Magnolia,

La trattativa che stiamo conducendo per salvare l’esistenza della Casa delle donne di Milano è a un punto morto. Come molte di voi hanno saputo anche dalla nostra Lettera aperta, l’amministrazione continua a non riconoscere il diritto a restare in questo spazio, l’importanza del lavoro portato aventi in questi anni, il valore di un luogo di libertà e autodeterminazione delle donne, essenziale per la vita democratica di ogni paese, come afferma anche la Convenzione di Istanbul.

Con incredibile ignoranza si continua a catalogare la Casa delle donne come una delle tante forme di aggregazione in campo sociale, culturale, ricreativo…

Ma ci chiediamo: come mai le tante donne elette in Parlamento che si richiamano ai diritti delle donne e al femminismo non prendono parola per denunciare politicamente questa situazione, non esprimono pubblicamente il loro appoggio, non propongono interrogazioni e iniziative?

Non è una ferita da poco che in una città come Milano si cancelli il diritto allo spazio delle donne, rendendolo di fatto impossibile con richieste pecuniarie inarrivabili e ostacoli di ogni tipo. Non è indifferente che a Milano non si recepisca una nuova concezione giuridica sull’uso civico gratuito degli spazi demaniali. Certo concordiamo tutte su questo.

Vi proponiamo allora di rivolgere alle parlamentari un appello chiedendo che intraprendano azioni politiche in difesa della Casa delle donne di Milano e naturalmente di tutte le altre Case in pericolo, in tutti i modi e con tutti gli strumenti disponibili.

Grazie a tutte.

Anita Sonego, presidente della Casa delle donne di Milano