Libro o maschietto
I giovani maschi italici hanno già imparato come si fa a scalare il potere: a iniziare dall’uso del collaudato e storico stile linguistico. Non so chi è esattamente Carmelo Lentino, se non che è un giovane del Forum Giovani che è stato ricevuto in delegazione dal Presidente Mario Monti , nella Sala Verde adibita alle consultazioni per la maxi manovra finanziaria domenica 4 dicembre. La onorevole Delegazione Giovanile si è presentata {{tutta al maschile}} facendo arrabbiare la ministra Fornero, che ha anche la delega alle Pari Opportunità. Il baldo giovane le ha prontamente risposto pescando, letteralmente, dall’{{archivio politico-politichese dei padri.}} Ha dichiarato, senza mezzi termini (riprendo da “il corriere della sera online” del 4 dicembre): “Al Congresso che ci ha eletto c’erano anche le donne candidate ma non sono state votate. Ci auguriamo che al prossimo la rappresentanza femminile sia numerosa. “ Punto.
I Casini, i Bocchino, i Cicchitto, i Brunetta, i Bossi, i Bresani, i Di Pietro…., si staranno sicuramente sfregando contenti e compiaciuti (“mica abbiamo seminato invano!”) le mani. Con ragione: questi giovani maschi italici (indignados !) hanno già imparato come si fa a scalare il potere: a iniziare, appunto dall’uso del collaudato e storico stile linguistico. Amen
“Il fatto quotidiano” nella pagina della satira (domenica 4 dicembre) ha pubblicato un articolo intitolato: {Libro o maschietto} che fa il verso a “libro e moschetto” dell’era fascista; ingredienti di base della formazione di un balilla. Per le Piccole Italiane credo ci fosse, disponibile, l’uncinetto e al massimo un sillabario per le scuole elementari; con tante mamme disegnate al lavaggio dei panni, alla preparazione del cibo, all’attesa del ritorno del figlio in armi per-la-Patria.
Si riferisce a un articolo apparso sul quotidiano “Libero” con il titolo {Libro o maschietto}. L’articolo è stato firmato da {{Camillo Langone}} che lamenta la desolazione delle culle vuote perchè le donne italiane non sono più votate a farsi ingravidare. Sostiene, con dovizia di riferimenti, che non c’entra la religione perché la caduta delle nascita si registra sia nei Paesi a robusta tradizione cristiana, sia in quelli islamici. E allora quale la causa?
‘Io lo so ma l’ho tenuto per la fine dell’articolo perché non avevo fretta di farmi linciare. Ebbene, gli studi più recenti denunciano lo stretto legame tra scolarizzazione femminile e declino demografico. La Harvard Kennedy School of Government ha messo nero su bianco che «le donne con più educazione e più competenze sono più facilmente nubili rispetto a donne che non dispongono di quella educazione e di quelle competenze».
E il ministro conservatore inglese David Willets, ha avuto il coraggio di far notare che «più istruzione superiore femminile» si traduce in «meno famiglie e meno figli». Il vero fattore fertilizzante è, quindi, la bassa scolarizzazione e se vogliamo riaprire qualche reparto maternità bisognerà risolversi a chiudere qualche facoltà.
Così dicono i numeri: non prendetevela con me.
Perfetta la vignetta de “il fatto quotidiano “dove un accigliato uomo italico leggendo “Libero” dice tra sé e sé: “E’ vero! Mia moglie non fa più l’amore con me! E credo anche che mi tradisca con un certo Kafka…”.
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