MANIFESTAZIONI – La più grande è la Women’s March a Washington, ma ne sono state organizzate altre 672, anche in Italia
Ieri 21 gennaio 2017 giorno in cui Donald Trump è entrato alla Casa Bianca, negli Stati Uniti e in molti altri paesi del mondo migliaia di persone hanno partecipando alla Women’s March, la manifestazione delle donne contro il nuovo presidente degli Stati.
Trump, tra le altre cose, è noto per i suoi commenti sessisti e per l’atteggiamento spesso irrispettoso sia nei confronti delle donne che di persone svantaggiate, come il giornalista disabile che prese in giro durante la campagna elettorale. In uno degli episodi più famosi dell’ultima campagna elettorale, è stato scoperto un video in cui Trump si vantava di molestare sessualmente le donne.
La manifestazione principale di ieri è quella di Washington, ma ne sono state organizzate altre 672 in tutto il mondo, tra cui tre in Italia: a Roma, Milano e Firenze.
Settantacinque in Europa, ad esempio a Londra, a Parigi, a Berlino, a Madrid e ad Amsterdam. Anche una squadra di ricercatori che attualmente si trovano nell’oceano Antartico ha aderito alla Women’s March. Il corteo organizzato a Chicago, la città degli Obama, è stato trasformato in un comizio perché c’erano troppe persone. Sul palco della manifestazione di Washington hanno parlato molt* attivist* e persone famose, tra cui il regista Michael Moore, Madonna…
Anche la sindaca di Washington Muriel Bowser ha parlato dal palco, indossando, come moltissimi altri uomini e donne, un berretto fucsia, e così Amanda Nguyen, un’attivista per i diritti civili che dopo aver subito uno stupro ha fondato l’organizzazione di persone sopravvissute a violenze sessuali Rise. La manifestazione di Washington è trasmessa live dalla pagina Facebook di Women’s March, oltre che su Periscope. Hillary Clinton ha ringraziato le persone che hanno partecipato alla manifestazione con un tweet in cui, citando lo slogan della sua campagna elettorale, ha scritto: «Credo davvero che siamo sempre più forti insieme».
A Londra sono circa 80mila le persone che hanno preso parte alla ‘Marcia delle donne’, per protestare contro l’insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti e le “politiche della paura e della divisione”. La manifestazione è partita dall’ambasciata degli Stati Uniti nella capitale britannica e si è diretta fino a Trafalgar Square. La marcia, a cui si è unito anche il sindaco della capitale britannica, il laburista Sadiq Khan, ha ricevuto il sostegno di organizzazioni come Amnesty International, Greenpeace e Oxfam. “Manifesteremo per la protezione dei nostri diritti fondamentali e per la salvaguardia delle libertà che sono state minacciate dai recenti avvenimenti politici”, si legge nella convocazione diffusa via internet. Marce simili nel Regno Unito si sono tenute anche Manchester, Edimburgo, Belfast, Liverpool e Cardiff.