Margaret Thacther
E’ stata l’esempio massimo del sempre frainteso (anche dalle donne) valore femminile quando si rende uguale al modello maschile.Per me la {Iron Lady} era ormai la splendida Meryl Streep con l’Alzeihmer e ne avevo pena. Vedendo i necrologi, trovo strani i brindisi di uomini di sinistra che non sono riusciti a farle perdere tre elezioni (e non dimentichiamo che Tony Blair fece di peggio) e che non si sono mai dati a manifestazioni di gaudio per la morte di un nemico politico; perché mai oggi si vendicano per questa{{ Governante }} (metto la maiuscola per evitare equivoci) che li aveva pesantemente mortificati?
E’ stata, infatti, l’esempio massimo del sempre frainteso (anche dalle donne) valore femminile quando si rende {{uguale al modello maschile}}. Qualcuno/a a cui non piace la verità, la chiama parità politica. Margaret credeva che doveva essere così: non aveva detto che, se c’era da far chiacchere, si sceglie un uomo e una donna solo per fare? {{Quella la sola differenza: lei “faceva”. }} Anche per dare alle donne le pari opportunità; in tali casi i suoi ministri masticavano amaro.
Era stato perfino divertente quando sventò il tentativo nazionalista dei generali argentini di appropriarsi delle isole Falkland/Malvinas (isole a un tiro di schioppo dall’Argentina, ma in cui si parla solo inglese): con il suo decisionismo strategico fulmineo mandò a fondo l’incrociatore Belgrano e insieme la giunta militare, riaprendo la via democratica allo sventurato paese dei trentamila desaparecidos. Quel giorno gli anglosassoni tutti esaltati neanche fosse tornato Nelson. Invece, era stata una donna. {{Una che aveva assimilato la cultura guerriera }} {{e il senso del potere dei maschi mantenendo di femminile l’aspetto e la determinazione}}.
{{L’assenso soggettivo all’omologazione }} – che in qualche modo assorbiamo tutte attraverso l’egemonia del neutro fin dai libri scolastici – nell’ambito politico produce Margaret, se l’interessata ha una marcia in più. Anche {{la storia parlamentare italiana ha una bella galleria di omologate}}; ma le nostre appartengono alla serie sacrificale subalterna: {{l’amore per il partito come quello per il partner}}, anche se ti picchia lo segui.
A commemorazione un aneddoto: un otto marzo le parlamentari vennero invitate al Quirinale. Era presidente {{Pertini}}, che incominciò la tirata dei complimenti per i successi delle donne in politica: Golda Meir, Indira Gandhi, adesso Margaret Thatcher. Una interruppe “Beh, tutti sanno che la Thatcher è un uomo”. E Pertini: “Eh no, mia cara. Io l’ho vista da vicino ed è una bella donnotta”. Adesso Margaret ne riderà con lui…. da pari a pari ma, in più, seduttiva.
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