MARSIGLIA – Quando sono tornata a casa mi è rimasto in bocca il gusto dolce della Speranza.
Domenica 9 aprile un sole estivo e un cielo color Arizona hanno inondato Marsiglia. Mi sono ritrovata ad andare al meeting del candidato politico della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. Lo sostengo anche se non posso votare. Lo sostengo perché parla chiaro ma senza scadere nella volgarità o nel populismo.
Parla di pace ma senza buonismo. Parla di diritti ma senza banalità. Parla della sorella Grecia ma senza mai condannarla. In tantissimi sono venuti a vederlo al Vieux Port. Un pubblico eterogeneo, di tutte le età ed estrazioni sociali. Mentre ascoltavo le sue parole ho detto ad un mio amico francese che era la prima volta, dopo almeno 15 anni, che andavo a sostenere un politico e non a protestare contro qualcuno.
Prima di terminare il suo discorso ha letto una poesia del poeta greco Yannis Ritsos. Anche per questo lo sostengo Jean-Luc Mélenchon: leggere durante un convegno politico una poesia: condividere bellezza e riflessioni. Un gesto rivoluzionario e coraggioso.
Quando sono tornata a casa mi è rimasto in bocca il gusto dolce della Speranza.
Foto video e testo della poesia su http://www.agoravox.it/Francia-Melenchon-il-candidato.html
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