Maschilismo di Stato, morte della democrazia: Berlusconi si dimetta
Con questo appello intendiamo richiamare l’attenzione pubblica sulla
spirale negativa innescata dai comportamenti del ceto politico al potere
in Italia: dai gesti quotidiani di disvalore verso il genere femminile
si sta arrivando ad un attacco di stampo maschilista contro la stessa
integrità delle istituzioni democratiche.Con questo appello intendiamo richiamare l’attenzione pubblica sulla
spirale negativa innescata dai comportamenti del ceto politico al potere
in Italia: dai gesti quotidiani di disvalore verso il genere femminile
si sta arrivando ad un attacco di stampo maschilista contro la stessa
integrità delle istituzioni democratiche.
_ In altre parole, si passa da una democrazia incompiuta alla
cancellazione stessa della democrazia.
Il Presidente del Consiglio è stato colto, infatti, nell’atto di passare
da un utilizzo mercificato di corpi femminili per propri svaghi privati,
ma giocati in luoghi destinati a fini pubblici, alla attribuzione
diretta di cariche ministeriali e parlamentari (italiane ed europee)
elargite come riconoscimento al fascino fisico delle candidate.
Questo comportamento è stato, da ultimo, anche sostenuto da
dichiarazioni pubbliche quali “Gli italiani mi vogliono così…Sono
sostenuto da un gradimento al 61%…Porto con me le veline (sulla scena
del futuro G8) altrimenti ci prendono tutti per gay..”; insomma,
potendo. così fan tutti.
Riconoscere che l’ampio consenso di cui gode tuttora Berlusconi vada
attribuito in gran parte al fatto di interpretare modi di pensare e di
agire patriarcali, radicati nel senso comune di uomini – e purtroppo
anche di donne- non deve diventare un alibi per lasciare in ombra il
pericolo rappresentato dalla sua permanenza in una delle più alte
cariche dello Stato.
Quindi, vogliamo dire all’“utilizzatore finale” di prestazioni femminili
che “grandi quantitativi” di italiane e italiani intendono contrastare
questo degrado, al medesimo tempo personale e politico- due sfere
implicate da sempre, al di là di ogni contrapposizione astratta e
funzionale al protagonismo storico del sesso maschile.
E’ necessario fermare la pericolosa deriva autoritaria di una società
che si presenta incardinata sulla esclusione femminile e sulla
disuguaglianza (di sesso, di razza, di condizione) e che sta compiendo
il passo fatale: dalla riduzione al potere oligarchico maschile alla
completa erosione degli assetti democratici, violando la pari dignità
umana di donne e uomini, la libera espressione del pensiero, la libera
informazione, la libera competizione nella rappresentanza.
Chiediamo a chi si riconosce in questo appello di dare avvio ad un
movimento che, partendo dalla conoscenza dei fatti, elabori in forma
partecipata azioni incisive tese ad ottenere, come atto primo
indispensabile per il rispetto di elementari principi di democrazia e di
civile convivenza fra i sessi, le dimissioni di Berlusconi e dei suoi
fidi seguaci dalle cariche pubbliche.
{Maria Grazia Campari, Floriana Lipparini, Lea Melandri}
– {{Adesioni}}:
Marina Mariani, Patrizia Quartieri, Milena Mottalini, Ileana Alesso,
Manuela Garavaglia, Parisina Dettoni, Ico Gasparri, Liliana Moro,
Giancarla Dapporto
Paola Pattuelli, Diva Ponti, Paola Serasini Isabella Peretti, Pierpaolo
Capponi, Lucia Vanicore, Liana Novelli Glaab, Giorgio Zorcù, Ermanna
Montanari,
Marco Martinelli, Manuela Giugni, Anna Lacchini, Angela
Signorini, Ileana Montini, Silvana Marzagalli, Maria Pia Trevisani, Nicola
Negretti, Paola Sartor, Gabriella Bertozzo, Roberta Giulietti, Franco
Russo, Patrizia Cavallari, Luciano Martinengo, Federica Mastropietro,
Monica Pepe,
Anna Russo, Virginia Prina, Maura Beretta, Luisa Rovetta, Alida Novelli,
Anita Sonego, Imma Barbarossa, Paola Gandin, Luisa Doplicher, Anna
Nocentini,
Veronica Fasan, Chiara Bassetti, Beatrice Gusmano, Enza Panebianco, Anna
Cabianca, Michela Marangoni, Maria Alfonsina Cocciolillo, Angela Mancuso,
Nicoletta Pirotta, Monica Muscherà, Chiara Redaelli, Giovanna Piaia,
Anna Picciolini, Veronica Pancheri, Letizia Mancuso, Maria Teresa Gennari,
Pasquale Voza, Antonia Sani, Lina Bianconi, Giovanna Capelli, Rossella
Ciani, Emanuela Risari, Sandra Carpi Lapi, Valeria Mengozzi,
Francesca De Ruggieri, Giovanni Genre, Elisabetta Lepore, Giovanni
Gennari, Silvana Palmi, Patrizia Mazzola, Laura Redaelli, Sabina Zenobi,
Simona Sagone, Martina Loreggian, Clara Ferri, Maria Grazia Negrini,
Claudia Abbruscato, Andrea Bagni, Alidina Marchettini, Daniela Pastor.
– {{Per adesioni}}:
mariagrazia_campari@fastwebnet.it
_ lilianamoro@tiscali.it
_ [www.universitadelledonne.it->http://www.universitadelledonne.it]
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