MELPIGNANO (LECCE) – questa sera 26 agosto 2017 – CONTRO LA PAURA – 8 ore di spettacolo di musica, danza e colori per il gran finale della Notte della Taranta
ANSA — Per il ventennale del festival di musica popolare più grande d’Europa sono attese 200 mila persone provenienti da tutta Italia e dall’Estero.
Una lunga notte all’insegna della pace e del dialogo tra i popoli sulle note della “pizzica” la musica tradizionale salentina che sarà interpretata dai numerosi ospiti sotto la guida del maestro concertatore Raphael Gualazzi.
Ai 21 componenti dell’Orchestra Popolare si uniranno il chitarrista di David Bowie Gerry Leonard, il sassofonista dei Rolling Stones Tim Ries, il percussionista cubano Pedrito Martinez.
Il tutto sarà addolcito dalle voci della statunitense Suzanne Vega che proporrà una versione “pizzicata” di “Luka”, uno dei brani che l’hanno resa celebre, e della cantante israeliana Yael Deckelbaum che porterà sul palco “La preghiera delle madri” con l’esibizione della prima ballerina della Scala Nicoletta Manni. Sul palco anche il baritono Gregory Porter, che coniuga la purezza del jazz al calore del blues, vincitore di due Grammy. Unici ospiti italiani gli emergenti Boomdabash.
16 dei 45 brani previsti saranno accompagnati dalle corografie dei 18 ballerini guidati dal maestro Luciano Cannito. Sul maestoso palcoscenico di 330 metri quadri anche uno spettacolo di 16 mila luci led, con le caratteristiche luminarie. Il concertone sarà trasmesso in diretta su Rai 5 a partire dalle 22,30.
Il pre-concertone, che partirà alle 18, vedrà protagonisti sei gruppi tra cui la “Barcelona Gipsy balKan Orchestra”(Bgko), proveniente dalla citta’ spagnola ferita dalla violenza del terrorismo, e la formazione delle ‘Ciaramelle, poeti e saltarella di Amatrice”. Portarà la sua testimonianza, anche il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.
Sono previste ingenti misure di sicurezza. Più di 1000 persone garantiranno che la festa si possa svolgere senza nessun tipo di paura, all’insegna della pace, della tolleranza e dell’accoglienza perchè la cultura è confronto.