MESSINA – Lea Melandri mercoledì 21 giugno, a partire dalle 17, nel Parco Urbano “Maggiore La Rosa”a Barcellona Pozzo di Gotto
La Rete Nazionale Antiviolenza “Frida Kahlo Onlus”, con il patrocinio gratuito della Provincia e della Città Metropolitana di Messina, del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, del Presidio “Non Una Di Meno – Barcellona Pozzo di Gotto” e dell’Ordine professionale degli Assistenti Sociali delle Regione Sicilia, organizza un incontro pubblico con LEA MELANDRI il prossimo mercoledì 21 giugno, a partire dalle 17, nel Parco Urbano “Maggiore La Rosa” di Barcellona Pozzo di Gotto.
Lea Melandri, saggista, scrittrice e storica del femminismo, oltre che presidente della Libera Università delle Donne di Milano, discuterà sul tema “Amore e violenza”, riprendendo il suo saggio dal titolo omonimo pubblicato per i tipi Bollati Boringhieri.
Potrebbe sembrare una scelta ossimorica accostare i termini “amore” e “violenza”. In realtà, Melandri chiarisce già nel volume e lo farà durante l’incontro pubblico che queste due parole tendono idealmente a polarizzarsi: cosa avrebbero in comune “lo slancio ardente verso l’oggetto del proprio desiderio e la brutale lacerazione dell’altro, la tenerezza e l’odio rabbioso, la passione vivificante e il gesto mortifero”? La verità è che il sentimento d’amore e la violenza agita si compenetrano da sempre, fin da quando il maschio si separa – perché nasce – dal corpo della donna che lo ha messo al mondo. Amore e violenza appaiono linee perpendicolari, non parallele. Talvolta si intrecciano così intensamente da dare vita al “fattore molesto” della civiltà.
Durante l’incontro pubblico a Barcellona Pozzo di Gotto sarà, dunque, analizzato il tema della violenza e reale e simbolica che si annida all’interno delle relazioni più intime come la sessualità e la maternità. Con la lucidità e la sagacia tipica di Lea Melandri, il prossimo 21 giugno saranno messe a nudo le ambivalenze e le contraddizioni del rapporto tra i sessi e l’asimmetria del potere tra i due. È sul corpo da cui è stato generato, e con cui torna a fondersi nel rapporto sessuale, che l’uomo si accanisce. Ma questa fuga estrema dal femminile, che si perpetua in ogni mano maschile levata sulle donne, conosce ancora una contorsione: il contemporaneo spazio pubblico femminilizzato sembrerebbe abbassare la “guerra tra i sessi”, se non fosse che invece rappresenta solo una nuova forma di dominio, a conferma ancora una volta dell’asservimento che ha ridotto le donne a vita biologica, virtù domestiche, prestazioni ancillari.
Per Frida Onlus, impegnata sette giorni su sette nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere, è importante non limitarsi a lavorare sull’accoglienza delle donne che si rivolgono al suo Centro Antiviolenza per uscire dalla spirale nella quale sono state intrappolate. Per Il CAV di Frida è importante in realtà mantenere alto l’impegno anche culturale, perché parlare di violenza maschile contro le donne vuol dire anche partecipare alla costruzione di una cultura alternativa che possa smantellare il sistema della violenza, per quanto difficile e complesso sia.
Ed è in tal senso che va letta la totale apertura alle altre realtà territoriali. Infatti, dopo i saluti istituzionali, Associazioni e Centri Antiviolenza della provincia di Messina racconteranno del loro impegno quotidiano sul territorio anche attraverso banchetti informativi, mostre fotografiche e spazi lettura.
Hanno aderito all’iniziativa: Chayn Italia, Cambiamo Messina dal Basso – Gruppo Pari Opportunità, CeDAV Centro Donne Antiviolenza di Messina, Arci Cohiba di Barcellona Pozzo di Gotto, FIDAPA sezione di Barcellona Pozzo di Gotto, Associazione Astrea Amici delle Donne di Milazzo, Associazione ed Edizioni Smasher, CIRS Onlus Comitato Italiano Reinserimento Sociale di Messina, Arci Senza Confini di Furnari, Associazione Prisma di Barcellona Pozzo di Gotto, Associazione Kiwanis Rometta – Antonello da Messina, Ilcarrettinodelleidee.com – Testata giornalistica settimale e la Libreria Gutenberg di Barcellona Pozzo di Gotto.