Mezzi d’informazione, disparità di genere e Obiettivi del Millennio: anticipazioni dal GMMP 2010.
Come riferiscono i mezzi di informazione le questioni legate agli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio in una prospettiva di genere? Il livello di pregiudizi è simile per grado e in certi casi anche più
intenso nei media digitali rispetto ai media tradizionaliIl [Global Media Monitoring Project->http://www.whomakesthenews.org/] (GMMP), progetto di ricerca sui
principali quotidiani, notiziari televisivi e radiofonici, in 108
paesi del mondo, ha mostrato che solo il 3% delle notizie sulla
povertà, il 2% sull’educazione, il 25% su HIV e AIDS, il 3%
sull’ambiente e l’1% sulle partnership globali mettono in evidenza
questioni legate a eguaglianza e disuguaglianza di genere.
Questi temi sono direttamente collegati agli [Obiettivi di Sviluppo del
Millennio->http://www.onuitalia.it/events/mdg_ob_08.php] promossi dalle Nazioni Unite (Millennium Development Goals,
sigla MDGs) e, specificamente, riguardano gli obiettivi 1, 2, 6, 7 e 8.
Il GMMP ha anche dimostrato, sempre a livello globale, che solo l’8%
delle notizie sulla povertà, il 9% delle notizie sull’educazione, il
39% delle notizie su HIV e AIDS, il 4% delle notizie sull’ambiente e
il 19% delle notizie sulle partnership globali si concentrano in
maniera specifica sulle donne.
Inoltre, la ricerca evidenzia che solo il 5% delle notizie sulla
povertà, il 5% sull’educazione, il 16% su HIV e AIDS, il 3%
sull’ambiente e l’1% sulle partnership globali sfidano chiaramente gli
stereotipi di genere.
Dei 5 Obiettivi del Millennio selezionati, {{i servizi che i media hanno
realizzato su HIV e AIDS sono risultati essere, rispetto al dato
mondiale, i più sensibili al genere}}.
Il GMMP in Italia è stato coordinato dall’[Osservatorio di Pavia->http://www.osservatorio.it] (Monia
Azzalini) e dall’Università di Padova (Claudia Padovani).
Il monitoraggio ha riguardato per le televisioni: Rai Uno, Rai Due, Rai
Tre, Rete 4, Canale 5, Italia 1, La 7, Rai News 24, Sky Tg 24; per la
radio: Radio Rai 1, Radio Rai 2, Radio Rai 3, Radio 24; per la stampa:
Corriere della sera, Il Gazzettino, Il Messaggero, Il Sole 24 ore, La
Nazione, La Repubblica, La Stampa.
{{I risultati completi del GMMP Italia saranno presentati e discussi
nell’ambito della 62^ edizione del Prix Italia il 21 settembre}}, a
Torino.
_ {{I risultati del Rapporto Globale come gli altri rapporti
nazionali e regionali saranno lanciati il 29 settembre 2010}}.
Il
Rapporto globale GMMP 2010 e i Rapporti regionali saranno accessibili,
a partire da quella data, sul sito: [www.whomakesthenews.org->http://www.whomakesthenews.org]. Il
Rapporto Italiano sarà disponibile sul sito: [www.osservatorio.it->http://www.osservatorio.it].
{{Altre anticipazioni dal GMMP 2010}}
– Le donne si avvicinano alla parità con gli uomini come
soggetti che forniscono un’opinione popolare nelle notizie, con il 44%
di intervistate in questa funzione. Per contro, {{solo 1 ogni 5 esperti
che figurano nelle notizie è femmina}}.
– {{Le donne sono ritratte in modo diverso dagli uomini
nell’informazione}}: le notizie non rappresentano le donne in ruoli
professionali o autorevoli in maniera rappresentativa di quanto
avviene nella realtà; la loro età è indicata due volte più spesso
rispetto agli uomini; le donne appaiono nelle fotografie 1,5 volte di
più dei maschi.
– Le donne, in qualità di giornaliste, riportano solo il 37%
delle notizie di giornali, radio e televisioni insieme.
– Le notizie presentate da giornaliste donne hanno il doppio
della probabilità di sfidare gli stereotipi rispetto alle notizie dei
giornalisti uomini.
– I pregiudizi di genere si diffondono dai tradizionali mezzi di
informazione (televisione, radio e stampa) ai nuovi media (internet).
{{Il livello di pregiudizi è simile per grado e in certi casi anche più
intenso nei media digitali rispetto ai media tradizionali.
}}
Nel Rapporto Globale GMMP 2010, particolare attenzione verrà riservata
ai dati sulla evoluzione della presenza delle donne nelle notizie dal
1995, all’evoluzione dei servizi su diversi argomenti, disaggregati
per sesso dei giornalisti e dei presentatori, e all’evoluzione della
qualità dei servizi dal punto di vista del genere. Ai professionisti
dei media e della società civile sarà proposto un piano d’azione per
sviluppare mezzi d’informazione sensibili alla dimensione di genere.
GMMP è il progetto di ricerca più ampio al mondo sulla
(rappresentazione) di genere nell’informazione e anche quello con la
storia di monitoraggio più lunga. Scopo generale del progetto è quello
di promuovere una giusta e bilanciata rappresentazione dei generi nei
e attraverso i mezzi d’informazione.
Il GMMP è coordinato dalla World Association for Christian
Communication (WACC), una rete globale di comunicatori internazionali
che ha sede in Canada e nel Regno Unito, e che lavora per promuovere
la comunicazione per un cambiamento sociale; ed è realizzato in
collaborazione con il centro di analisi Media Monitoring Africa,
organizzazione con sede in Sud Africa. Il progetto è sostenuto dal
Fondo delle Nazioni di sviluppo per le donne (UNIFEM).
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