MILANO – BRESCIA – sono in maggioranza le donne a fare richiesta di diventare tutrici volontarie.
Sono state selezionate le prime 253 candidature: la maggior parte sono donne laureate tra i 41 e i 55 anni
Ieri sono iniziati i corsi di formazione per tutori e tutrici volontarie per minori stranier* non accompagnati in capo al Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lombardia dove sono presenti 1155 minorenni maschi e 67 femmine.
Il percorso di formazione è un passaggio fondamentale per essere iscritti al Registro dei Tutori volontari presso i Tribunali per minorenni. Saranno presenti il Garante regionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Massimo Pagani, la Presidente del Tribunale per i Minorenni di Milano, Maria Carla Gatto, e Susanna Galli, responsabile dell’Area Formazione e pari Opportunità della Città Metropolitana di Milano.
Secondo le segnalazioni del sistema di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati (MSNA) alla fine di novembre 2017 in Italia si contavano 18.508 giovani accolti in famiglie e strutture nazionali. Di questi 17.217 sono maschi, 1.291 femmine. Il 93,2% di loro ha un’età compresa tra i 15 e i 17 anni, il 6,2% tra i 7 e 14 anni, lo 0,6% tra 0 e 6 anni. In Lombardia sono presenti 1.155 maschi (8,2% del totale), 67 femmine (5,2%). A giugno 2017 sono sbarcati sul nostro territorio più di 9.000 minori non accompagnati. Il tutore/tutrice volontaria è una persona chiamata a svolgere un compito di rappresentanza legale del minore che si trova in Italia da solo. Obiettivo quello di far sì che vengano riconosciuti i suoi diritti: vigilare sulle condizioni di accoglienza, promuovere il suo benessere psico-fisico, monitorare i suoi percorsi di educazione e integrazione.