economia-collaborativaAl via il nuovo appuntamento della sharing economy o economia collaborativa con la due giorni (15 e 16 novembre 2016) alla BASE Milano, Via Bergognone 34 :  –  per capire l’impatto e l’evoluzione di questo fenomeno anche in Italia   –  per riflettere sulle specificità dell’economia collaborativa rispetto ad altre forme di economia e lavoro digitale   –  per conoscerne opportunità da cogliere e sfide da indirizzare.

 Oltre a dibattiti, case studies e laboratori, verrà presentato il rapporto annuale sulla mappatura delle piattaforme collaborative e sul crowdfunding in Italia curato da Collaboriamo e Università Cattolica.    Crescono complessivamente da 187 a 208, con un incremento dell’11%,   le piattaforme italiane di sharing economy e crowfunding.   

Ma che cos’è l’economia collaborativa? E’ difficile poter dare una definizione a questo fenomeno ancora in evoluzione.

Jeremiah Owyang, analista industriale, la definisce come il risultato della convergenza di tre idee: la “sharing economy” (economia della condivisione), il movimento maker e i movimenti di co-innovazione. Una definizione ovviamente ampia, che spazia dal ridesharing (cioè la condivisione di veicoli) alla stampa 3D, al crowdsoourcing per nuovi prodotti. “La grande tendenza consiste nel fatto che le persone hanno il potere di controllare il mondo fisico attraverso la collaborazione reciproca, anziché tramite l’acquisto da marchi”.

Rachel Botsman, esperta del settore e founder del Collaborative Lab, in un articolo su FastCompany prova a dare una definizione più ampia di economia collaborativa.

Un sistema economico di reti e mercati decentrati che sfrutta le attività inutilizzate facendo corrispondere richiesta ed offerta, bypassando gli intermediari tradizionali

“Io e il mio co-autore Roo Rogers – racconta Botsman in un intervento su TED –  abbiamo raccolto migliaia di esempi di consumo collaborativo, da tutto il mondo. E anche se variano enormemente per scala di maturità e per scopo quando li abbiamo studiati abbiamo scoperto che potevano in realtà essere suddivisi in 3 gruppi definiti. Il primo gruppo è quello dei mercati di ridistribuzione. Un mercato di ridistribuzione, come per esempio Swaptree è quando prendi un bene usato, o pre-posseduto e lo sposti da un luogo in cui non è necessario a un luogo, o a qualcuno, in cui o per cui lo è. Sono sempre più considerati come le 5 R: ridurre, ri-usare, riciclare, riparare e redistribuire perché allungano il ciclo di vita di un prodotto e allo stesso tempo riducono gli sprechi.

Il secondo gruppo è quello degli stili di vita collaborativi. Comprende la condivisione di risorse e di cose come il denaro, le competenza e il tempo. In un paio d’anni, scommetto che parole come co-workingcouch surfing e banche del tempo diventeranno parte del nostro linguaggio quotidiano. Uno dei miei esempi preferiti di stile di vita collaborativo è chiamato Landshare. È un modello nel Regno Unito che fa corrispondere un tale Mister Jones con dello spazio disponibile nel suo giardino con la Signora Smith, una aspirante coltivatrice. Insieme coltivano il cibo che mangiano. È una di quelle idee così semplici e brillanti che viene da chiedersi come mai nessuno ci abbia mai pensato prima.

Il terzo gruppo è quello dei prodotti a noleggio. È quando paghi per il vantaggio di un prodotto ciò che fa per te – senza dover possedere effettivamente il prodotto. Questa idea è particolarmente efficace per le cose che hanno una alta capacità minima di funzionamento. Può trattarsi di tutto, dai beni per i bambinialla moda. Quanti di voi hanno un trapano elettrico? Lo possedete? Giusto. Quel trapano sarà utilizzato circa 12 o 13 minuti in tutta la sua vita. (risate) È ridicolo, non è vero? Perché quello che vi serve è il buco, non il trapano. (risate) (applausi) E allora perché non noleggiare il trapano, oppure ancora meglio, noleggiare il tuo trapano personale a altre persone e guadagnarci qualche cosa? Questi 3 gruppi convivono insieme e permettono alle persone di condividere risorse senza sacrificare il loro stile di vita o la loro cara libertà personale. Non chiedo alle persone di condividere piacevolmente nella sabbia”.

Impatto Sharing è il titolo della quarta edizione di Sharitaly

Si svolgerà martedì 15 e mercoledì 16 novembre a BASE Milano – E’ il più grande e consolidato evento dedicato all’economia collaborativa in Italia, nato nel 2013 su iniziativa di Collaboriamo (organizzazione che offre consulenza e servizi sulla sharing economy) e TRAILab (laboratorio di ricerca sulle azioni trasformative dell’Università Cattolica di Milano).    Dalla casa ai trasporti, dal turismo al welfare, fino alla finanza, alla mobilità, alla cultura, al lavoro, alla scienza: Sharitaly traccia una fotografia di questo fenomeno per capirne l’impatto e le dinamiche di crescita nei diversi settori della nostra economia, creando nuove potenzialità per utenti e imprenditori collaborativi, sfidando le imprese e aprendo la strada a nuove forme di regolamentazione.     In uscita insieme a Sharitaly il terzo rapporto annuale de La Mappatura piattaforme collaborative, con tutti i numeri della sharing economy in Italia e il quarto Report sulle piattaforme di crowdfunding, a cura di Marta Mainieri (Collaboriamo) e Ivana Pais (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).

Si calcola ad esempio che, nel 2016, le piattaforme italiane di sharing economy siano 138 e 70 quelle di crowdfunding, per un totale di 208. Numeri che, rispetto alle 187 complessive del 2015 (118 sharing e 69 crowfunding), delineano un incremento pari all’11%.    Fotografia della sharing economy in Italia.

Cohousing, co-working, nuovi servizi per l’ospitalità, servizi per il trasporto urbano ed extra-urbano come car e bike sharing, ridesharing e carpooling (come BlaBlaCar), strumenti per la finanza collaborativa (es. Crowdfunding e Blockchain), laboratori artigianali pubblici, forme di crowdsourcing per facilitare la ricerca scientifica (es. Citizen Science), open data per il governo locale, processi collaborativi per ripensare prodotti e servizi nelle aziende, centri culturali di nuova concezione con programmazione collaborativa (es. BASE Milano), Sharitaly dà voce ai protagonisti di questi fenomeni, ai ricercatori, ai progettisti, settore per settore.  Luci e ombre, opportunità e sfide analizzati in dieci diversi mercati: 1) casa e abitare collaborativo; 2) cultura; 3) dati e governance delle città; 4) finanza distribuita e collaborativa (blockchain e crowdfunding); 5) lavoro, nuovi spazi, nuove professionalità, nuove regole; 6) design e manifattura 4.0; 7) turismo e mobilità; 8) processi aziendali; 9) scienza dei cittadini; 10) welfare e territorio.

Analisi, riflessioni e tavoli di lavoro. Sullo sfondo della sharing economy alcuni importanti temi economici e sociali: come sta cambiando il nostro modo di lavorare, di produrre, di fruire e di offrire prodotti e servizi? Qual è l’impatto dell’economia collaborativa sulla crescita, sull’inclusione sociale e sulla qualità del lavoro e della vita? Qual è il valore della fiducia e delle relazioni sociali negli scambi economici? Come regolare il lavoro e proteggere i consumatori?   Presentazione di dati, analisi, esperienze raccontate dai protagonisti e commentate da studiosi, seminari: Sharitaly sarà un momento di condivisione e di elaborazione, con tavoli di lavoro tematici, tra operatori, ricercatori, policy maker, per capire gli impatti dell’economia collaborativa nei diversi settori.    Laboratori e formazione. In programma veri e propri laboratori su come costruire piattaforme collaborative o su come utilizzare gli open data. Per le aziende workshop dedicati ai processi di co-creazione di servizi e prodotti per approfondire nuovi modi di fare marketing e comunicazione, di gestione delle risorse umane, e Corporate Social Responsability (Csr).    Sharitaly si rivolge a un ampio pubblico, non solo di addetti ai lavori: aziende e professionisti, che vogliono approfondire le opportunità offerte dall’economia collaborativa; operatori del settore e istituzioni pubbliche; cittadini attivi, studenti, utenti della sharing economy.    Chi siamo. Sharitaly è (naturalmente) un evento collaborativo con contributi di ricercatori e università, aziende, consulenti, soggetti privati della sharing economy. Coordinano i lavori Marta Mainieri di Collaboriamo, organizzazione che offre contenuti, formazione e consulenza sulla sharing economy e Ivana Pais, TRAILab, Università Cattolica del Sacro Cuore.    Sharitaly è patrocinato da Fondazione Cariplo, sostenuto da Intesa Sanpaolo e Leroy Merlin, e ospitato per il secondo anno consecutivo in BASE Milano, una scelta in linea con le tematiche proposte dalla due giorni.    Collaboriamo  Collaboriamo si occupa di sharing economy offrendo contenuti, studi, formazione e consulenza a startup, aziende e amministrazioni pubbliche che vogliano conoscere e approfondire le opportunità offerte dall’economia della collaborazione, progettare un nuovo servizio o sviluppare partnership con le piattaforme esistenti.    TRAILab  Transformative Actions Interdisciplinary Laboratory (TRAILab) è un laboratorio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore orientato alla co-produzione di conoscenza a elevato impatto sociale.    BASE Milano  È il progetto per la cultura e la creatività che ha visto rinascere e restituire alla città gli storici spazi dell’ex Ansaldo come luogo di produzione culturale, sperimentazione e condivisone grazie ad Arci Milano, Avanzi, esterni, h+, Make a Cube³ con il Comune di Milano e il sostegno di Fondazione Cariplo. BASE Milano è un esperimento d’innovazione e contaminazione culturale tra Arte, Creatività, Impresa, Tecnologia e Welfare, che si traduce oggi nel coworking burò, nella lounge e bar sempre aperti, casaBASE, la nuova foresteria-residenza, gli spazi per mostre ed eventi temporanei, un auditorium e una zona organizzata come una kunsthalle con laboratori, workshop, un’area falegnameria. Un vero e proprio ecosistema creativo, con l’esplicita vocazione di innovare il rapporto fra cultura ed economia.

INFORMAZIONI    Sharitaly 2016 | Impatto Sharing  15-16 novembre 2016  Programma completo disponibile sul sito www.sharitaly.com    BASE Milano  Via Bergognone 34  base.milano.it    In allegato il comunicato stampa e il programma completo ad oggi    > Per interviste, informazioni, dati e case history:  ddl studio | T +39 02 8905.2365  Alessandra de Antonellis | E-mail: alessandra.deantonellis@ddlstudio.net   T 339 3637.388  Ilaria Bolognesi | E-mail: ilaria.bolognesi@ddlstudio.net   T 339 1287.840