MILANO – DIFENDIAMO Ri-Make – Un luogo che poteva regalare libertà a tutte e tutti coloro che ci entravano.
Siamo nate e cresciute in una realtà declinata su un paradigma maschile e machista. Per tutte le nostre vite abbiamo dovuto confrontarci con una realtà che non è a nostra misura, che ci discrimina, ci emargina e ci invisibilizza. Nel mondo esterno e nelle relazioni abbiamo sempre dovuto ritagliarci i nostri spazi e lavorare quotidianamente per esistere e far riconoscere la nostra esistenza in un mondo che non ci tiene in considerazione alla pari. Si parla spesso dell’importanza per una donna di avere una stanza tutta per sé: anche per questo collettivo è stato fondamentale. Due anni fa a Ri-Make abbiamo trovato il luogo in cui costruire una stanza tutta per noi, un luogo libero e che poteva regalare libertà a tutte e tutti coloro che ci entravano.
Quello che ci ha dato Ri-make in questi due anni però non è stata una camera in cui barricarsi con i corpi e con la mente, bensì una stanza senza confini che si è allargata su tutti i piani e tutte le scale dell’ex BNL recuperata, incontrandosi con le vite, le idee e i bisogni di altri e altre. A Ri-make infatti le persone e le lotte non si sommano semplicemente una all’altra, ma si intrecciano, si intersecano. Quindi vogliamo ribadire l’importanza di avere non solo una stanza, ma anche un centro sociale tutto per noi. Un posto in cui lavorare e discutere, da utilizzare come base operativa in cui confrontarci e coordinarci con altre lotte.
Questo a noi ha dato la possibilità di concretizzare il mutualismo e il femminismo intersezionale, in una relazione continua di supporto e arricchimento reciproco. Una relazione che non ha coinvolto solo le realtà e soggettività dello spazio ma che si è estesa a tutta la città. Infatti è stato proprio a Rimake che nel Novembre 2016 ci siamo riunite con altre donne, altri collettivi e associazioni in un incontro che ha dato vita al network di Non Una di Meno Milano. È in questa banca liberata che abbiamo potuto organizzare eventi di formazione, momenti di autocoscienza, feste. Proprio in questo luogo che sostiene da sempre le lotte contro il patriarcato, contro l’omo-bi-transfobia, contro il razzismo, contro ogni sfruttamento e ingiustizia, abbiamo potuto con tante donne e femministe costruire assemblee, preparare giornate di manifestazione e sciopero, per metterci in rete, diffonderci come la gramigna su tutta Milano e rivoluzionare il mondo che ci circonda.
Noi non intendiamo rinunciare a quegli spazi vitali e di lotta che abbiamo conquistato e che possiamo finalmente definire nostri, vogliamo esprimere la nostra rabbia contro questa e tutte le azioni che ci privano di luoghi liberi e liberati.
Invitiamo tutt* coloro che hanno coloro che ci hanno conosciute, che hanno riflettuto assieme a noi durante una formazione, che hanno discusso con noi a un dibattito, che hanno ballato con noi a una festa, che hanno camminato e urlato con noi durante un corteo a unirsi nuovamente a noi per sostenere e difendere gli spazi che amplificano la nostra voce, che ci consentono di esistere e di lottare.
Collettivo Femminista Gramigna
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