MILANO. “Molly, le nebbie dell’esistere” – al PACTA Salone il testo ispirato a Molly Bloom
La Vetrina contemporanea del PACTA Salone di Milano (via Ulisse Dini 7, 20142 Milano) si apre dal 7 al 9 ottobre 2022 con una produzione Seven Cults, MOLLY, le nebbie dell’esistere: dal personaggio di Molly Bloom, un testo di Ester Palma e Giovanna Biraghi, con in scena Cristina Golotta e Maria Sofia Palmieri e la regia di Filippo d’Alessio.
Nella segreteria di uno studio medico, Molly Bloom, giovane e bella trentenne, cerca di farsi ricevere dalla dottoressa O’Connor: ha prenotato un intervento di chirurgia estetica ma l’assegno con cui avrebbe dovuto pagarlo si è rivelato scoperto. La segretaria, Alma, le dice che la O’Connor è troppo occupata e che comunque, senza ricevere il dovuto, non farà mai l’intervento. Fra le due donne inizia un dialogo che diventa sempre più personale e che finisce per toccare tutti i temi delle loro vite, fino a arrivare alle loro intimità più profonde: amori, vita coniugale, amicizie, aspirazioni professionali. Ma improvvisamente Alma sparisce. Resta un’agenda degli appuntamenti fatta di pagine bianche tra le quali si dissolve la figura di Alma lasciando una rosa che racchiude tra i suoi petali le vite di una e di tante donne.
“Molly Bloom è certamente un personaggio chiave della letteratura, sul personaggio della moglie di Leopold Bloom la critica ha scritto e detto di tutto – spiegano le autrici Ester Palma e Giovanna Biraghi -. Noi eravamo affascinate dal suo narcisismo al limite del patologico, dalla sua inguaribile voglia di sedurre, qualcosa che trascende anche il piacere sessuale, dal suo essere in qualche modo invincibile e intoccabile, come la vita stessa, dalla sua sublime indifferenza per tutto ciò che non riguarda lei, i suoi sogni, i suoi progetti e il suo benessere. Per questo ci siamo chieste come sarebbe stata una Molly di oggi, fra social e miti televisivi e anche una Molly invecchiata, senza più la bellezza e la sfrontatezza della giovinezza. Molly prende vita dalle pagine dell’Ulisse di Joyce e si incammina nel nostro presente diradando le nebbie di un esistere che mette a confronto il vivere di due donne specchio di una stessa esistenza”.