Miss Italia: ovvero “mostrateci i glutei”?
Continuiamo a sparare sulla Croce Rossa? Infieriamo ancora un pochino sul concorso di bellezza “per eccellenza”, vale a dire “Miss Italia”? Mah, e perché no… ? In fondo, cosa suona più assurdo o stantio? Per parte nostra, ci viene naturale tornare a criticare la manifestazione che, ancora all’alba del 2007, continua a magnetizzare l’interesse popolare in questo modo, quando non esiste il seppure minimo spazio di discussione catodica riservato ai problemi concreti di vita “reale” delle giovani precarie di questo Paese.
_ Al di là dell’{ideuzza} della Palombelli (ma quando le pensa… ?) di trasformare il concorso nazionale più blasonato presente su territorio nazionale in una “scuola” di modelle, c’è da dire che Miss Italia ha davvero, ahinoi, “fatto scuola”. Le quattro serate costruite sul vuoto pneumatico più assoluto, su riflessioni da bar incentrate sul nulla, hanno saturato i palinsesti televisivi nostrani fino allo sfinimento proprio durante il cosiddetto “prime time”.
_ {“Attenzione! Naturalmente i quiz che farò saranno molto facili!”} avvertiva Mike e aggiungeva pure, a rincarare ulteriormente la dose, che, sempre naturalmente {“non si dovrà giudicare le ragazze dalle loro risposte: è un espediente che serve solo a farle inquadrare!”} questo avviso è stata ripetuto a più riprese, a indirizzare le scelte. Non si doveva votare, cioè, l’intelligenza, questo doveva risultare chiaro! Come se il fascino di una persona non fosse sempre un mix inscindibile di qualità personali, non solo evidentemente di segno estetico…
_ C’è da dire che poi, i piccoli quiz cinematografici hanno saputo regalare autentici brividi d’orrore. Una ragazza campana non sapeva attribuire a Totò e Peppino una delle loro più celebri gag ({“noio volevam savuàr… ”}). Quindi diventava pure quasi una necessità, far finta di non aver udito. Meglio togliere direttamente l’audio al televisore, allora? Perché non veniva suggerito anche questo espediente?
Al di là delle polemiche gonfiate più o meno ad arte, a dotare questa edizione di un minimo grado di interesse, è stato lo scontro tra i due “attempati” conduttori. Con Bongiorno a rispondere stizzito a Baudo, che, non richiesto, faceva notare a sua volta all’anziano collega le doti – di nuovo fisiche – della Goggi, che questa era lì {“solo grazie a lui”}! Ribaltando questa tracotante dichiarazione di (pre)potenza, notiamo che, piuttosto, è stato proprio il “re dei telequiz” a offrire uno spettacolo desolante non dimostrandosi in grado di offrire neppure una spalla comica all’altezza della partner, costretta a sua volta a faticare il doppio, per mettere insieme uno show dotato di un po’ di brio.
_ Loretta Goggi, consumata professionista della TV d’altri tempi, di quelle {“show-girls”} (letteralmente “ragazze di spettacolo”: il termine stesso si fa rimpiangere, nel paradiso odierno delle “ine”, veline, schedine, letterine ecc… ). Quasi quasi risultava un pochino penoso osservare pure lei agitarsi tanto sulla scena e rendersi “colpevole” di una logorrea forse un filino eccessiva (ma poi viene in mente che nessuno si è mai sognato di imputare una simile colpa a uno come Bonolis, tanto per non fare nomi… ). Evidentemente le era chiaro che si trattava della sua “grande occasione” (assurdo: ma non aveva già dimostrato tutto, “ai bei tempi andati”?), per farsi rivedere, e, magari, per tornare a lavorare un po’ nella tv dei senatori maschi. Aveva di fronte a sé, proprio in questa serata conclusiva, due dei “campioni” di questo genere di tv, da sempre l’unica imperante in Italia. Oltre all’ingessato Bongiorno, c’era anche il maggiormente dotato di savoir faire Baudo.
Insomma, non vogliamo essere {démodée} neppure noi, affermando che esser belli equivalga a macchiarsi di qualche reato! Per carità… Ma non possiamo neppure esimerci dallo stigmatizzare lo scempio perpetrato nel corso delle quattro serate, vale a dire il voler promuovere ad ogni costo l’idea che la bellezza debba essere disgiunta da tutto il resto.
_ {“Ragazze, voltatevi e mostrateci i glutei!”} abbiamo sentito richiedere a gran voce dalla cosiddetta “giuria di esperti”. Mai che si richieda di mettere a nudo piuttosto l’interiorità di una giovane donna…
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