NAPOLI. Chiude (solo) lo spazio fisico della libreria Evaluna
Chiude Evaluna Libreria Cafè, chiude il luogo fisico che per quasi trent’anni, in piazza Bellini, a due passi dal Conservatorio di San Pietro a Majella, ha operato come una vera istituzione culturale.
E’ stata la libreria delle donne di Napoli, innanzitutto: luogo di incontri pubblici e di riunioni, di presentazioni di libri, di mobilitazioni culturali e politiche delle donne di Napoli (nel nostro archivio tanti gli annunci e i resoconti di attività che la libreria ha ospitato). E poi, poete e poeti, scrittrici e scrittori, musiciste e musicisti, filosofe e filosofi, non c’è stata una iniziativa culturale importante che, in questi decenni, non abbia incrociato la libreria cafè Evaluna.
La pandemia c’entra, eccome, in questa decisione di Lia Polcari che l’ha fondata nel 1993 e gestita finora. Lei stessa lo racconta in una bella intervista a Natascia Festa sul Corriere del Mezzogiorno: il proprietario del locale ha ritenuto, dopo un anno di pandemia, di non rinnovare più il contratto di fitto. Ma, aggiunge Lia: “È uno stop senza lamentazione, senza recriminazioni e senza frustrazione: questa non è un’epoca di ripiegamenti. Già penso in maniera prospettica al futuro».
Evaluna infatti continuerà a operare come associazione culturale, e utilizzerà, come sta già facendo, le piattaforme on line per ospitare presentazioni, approfondimenti, discussioni.
Che nulla sarebbe stato più come prima, dopo la pandemia, ce lo siamo dette tante volte, e che sarà difficile ripartire, anche, ma forse siamo già ripartite, in forme nuove.