NAPOLI. Il 13 febbraio Kelly Echeverry Alzate de La Ruta pacifica de las mujeres a Santa Fede Liberata
Continua l’itinerario organizzato dalla Rete italiana delle Donne in Nero. Giovedì 13 febbraio alle ore 19, sarà a Napoli Kelly Echeverry Alzate de La Ruta pacifica de las mujeres, Colombia
L’appuntamento – con testimonianze, musica, immagini – è a Santa Fede Liberata (via San Giovanni Maggiore Pignatelli 2).
L’autopresentazione di Kelly
Sono Kelly Echeverri Alzate, attivista da circa 20 anni della Ruta Pacifica de las Mujeres. Ho studiato storia e ora sto frequentando il 7°semestre della facoltà di Diritto. Sono una donna che si sta formando come femminista, antimilitarista e pacifista, una sognatrice che ha avuto la fortuna di incontrare delle maestre in un processo politico e amoroso quale è la Ruta Pacifica de las Mujeres. Nella Ruta mi occupo con altre femministe del lavoro collettivo di coordinamento del gruppo regionale di Antioquia dove ho la fortuna di lavorare con donne del settore rurale e contadino dei territori lontani del nord, nord-est e del basso Cauca di Antioquia e qui sono incaricata di pensare e creare azioni giuridiche di mobilitazione e di formazione per l’incidenza, la difesa e la protezione della vita delle donne, in territori prioritari per il loro coinvolgimento nell’attuazione di quanto concordato nella firma dell’accordo di pace . Ho fatto parte della Commissione Verità delle donne come documentatrice e addetta all’inserimento dati ed ho avuto la fortuna di viaggiare per tutte le regioni del paese in quello che abbiamo chiamato “cammino di ritorno” nel quale siamo tornate ad incontrarci con le donne che ci avevano affidato le loro testimonianze per metterle al corrente di quanto deciso dalla Commissione verità delle donne. E’ stato un cammino per ripercorrere, abbracciare con tenerezza la nostra intuizione, cioè quello che era stato definito impossibile, cercare la verità delle donne. Anche ora stiamo collaborando nella raccolta di testimonianze per la Commissione ufficiale della verità nella quale con altre 7 donne, alcune delle quali vittime, percorriamo i territori cercando le testimonianze delle donne. La Ruta è un movimento che ci ha salvato la vita, ci ha insegnato a sognare insieme, ci ha insegnato a continuare ad avere fiducia, la Ruta è un esercizio quotidiano con la pelle, l’intuizione, l’affetto e il cuore. Con la nostra estetica, i nostri simboli e rituali, con la musica, i colori, con i racconti, con le sofferenze, con tutto quello che fa parte della vita delle donne. Con la necessità di restituire allo specchio quello che si sa ma che però è stato ignorato. Dopo il “NO”, risultato del referendum del 7 ottobre 2017, con altre/i giovani si è consolidata la piattaforma denominata “paz a la calle” (pace nelle strade). Tra le persone che compongono “paz a la calle” ci sono studenti e studentesse universitarie, professori e professoresse, accademici/che, lavoratori e lavoratrici, attivisti/e, leader sociali, famiglie, ragazzi che frequentano le scuole superiori e diversi settori della popolazione. “Paz a la calle” e la Ruta Pacifica sono scenari di speranza e mobilitazione. Il 21 di gennaio saremo nelle strade per il grande sciopero nazionale in difesa della vita di tutte e tutti.