Napoli. Strane Coppie. Al via dal 1° febbraio la decima edizione
Riparte dal 1° febbraio alle ore 18.00, all’Hart di Napoli (Via Crispi), la rassegna culturale Strane Coppie Gold 2018, ideata e diretta dalla scrittrice Antonella Cilento, che spazia tra letteratura, arte e cinema. Giunta alla sua decima edizione, la rassegna è promossa dal laboratorio di scrittura Lalineascritta, dal Banco BPM, dall’ Ambasciata d’Ungheria, da V4 Connects e dall’Istituto Balassi.
Strane Coppie è da sempre uno dei progetti di punta del laboratorio Lalineascritta, che nel 2017 ha festeggiato il suo venticinquesimo anniversario. Dopo Napoli, la rassegna si sposterà a Roma, a Milano e a Verona, dove si concluderà a Maggio.
Protagonisti di questo primo incontro – Dèmioni Meridiani – sono Sándor Márai e Patrick Fermor Leigh, raccontati da Giuseppe Montesano e Marta Morazzoni. Màrai, che visse a Napoli durante la Seconda Guerra Mondiale, raccontò una Posillipo inedita e oggi scomparsa, e a lui sarà affiancato un altro viaggiatore, Patrick Leigh Fermor, che alla Grecia, all’Europa dell’Est e ai suoi miti dedicò libri di rara bellezza e intensità. Due narratori, un ungherese e un inglese, immersi nel fascino meridiano di Napoli e dell’antica Bisanzio per evocare le radici più profonde e dimenticate del nostro essere europei. Le letture dei brani degli autori – “Il sangue di San Gennaro” e “Mani” – saranno a cura di Orlando Cinque. A condurre, come sempre, Antonella Cilento, ideatrice e organizzatrice della manifestazione.
E’ una formula ormai consolidata, quella di Strane Coppie: durante ogni appuntamento ad una coppia di scrittori – individuati fra i più importanti nomi della narrativa, della saggistica e della critica letteraria italiana – verrà dedicato un dibattito, seguendo un filo conduttore da individuare tra argomenti ed elementi di stile. Avremo così una chiave per interpretare, attraverso la letteratura, i grandi temi del nostro contemporaneo.
A completare la ricerca, e allo stesso tempo ad ampliarla, saranno gli interventi di critica cinematografica curati da Valerio Caprara, che per il secondo anno consecutivo torna ad analizzare il rapporto tra pagina scritta e celluloide.
Previsti inoltre due incursioni nei linguaggi dell’arte visiva: una mostra documentale dei light work realizzati da Iole Cilento e Teresa Dell’Aversana (il cui catalogo Light Work, 12 opere di luce per 12 classici della letteratura sarà pubblicato da Artstudiopaparo), tutte ispirate ai romanzi che hanno animato la scorsa edizione di Strane Coppie, e l’esposizione di LAO ART, laboratorio artist outsider a cura di Daniela Rosi, dedicata alle opere di Salvatore Accolla.
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