NAPOLI – Teresa ha raggiunto Lina. La loro creatività, continua a narrarare quanto siano riuscite a intrecciare mito e storia, vita e politica, facendo del femminismo il loro punto di forza
Teresa Mangiacapre ovvero Niobe ci ha lasciate come sua sorella Lina proprio nel mese di Maggio. Tra mito e realtà tra politica e vita hanno dato forma alle loro creazioni segnate in profondità dalla forza della libertà e dell’autodeterminazione. Due creature alate che si sono prese per mano e danzando si allontanano, poi si riavvicinano e cantando ci dicono: ancora ci siamo.
Due Donne che non si possono dimenticare: soggetti nomadi, in rivolta contro ogni forma di oppressione e conformismo. Figure combattenti, che hanno fatto della libertà un vessillo e della creatività un’arma pacifica, non soltanto culturale ma civile, e politica, di trasformazione del mondo intorno a sé e dentro di sé. Donne, insomma, oltre: come il gruppo delle Nemesiache, storico collettivo femminista fondato nel 1970 tra Napoli, Milano, Roma e Parigi. Teresa ovvero niobe poeta, scultrice, Lina Mangiacapre, si firmava Nemesi e Màlina come pittrice. Lina è stata romanziera, poeta, fotografa, videomaker, musicista, sceneggiatrice, regista teatrale e cinematografica, editrice, oltre che pittrice: è scomparsa il 23 maggio 2002 a 56 anni. Ma il suo messaggio di libertà continua a riaffiorare, ciclicamente, con intatta forza.