NIZZA (Val Roya)- “Qui non c’è nessun diritto”
Ricordate Cédric Herrou? È il contadino francese che vive a Breil sur Roya, un villaggio al confine con l’Italia e che ha rischiato alcuni anni di carcere per aver dato aiuto e ospitalità nei mesi scorsi a centinaia di profughi. Grazie a una grande mobilitazione di solidarietà in febbraio è stato condannato solo a una multa di tremila euro. Di fronte al giudice di Nizza ha rivendicato le proprie azioni dicendo che è giusto trasgredire le leggi davanti alla disperazione e che avrebbe continuato perché “questo è il momento di alzarsi in piedi”. Cédric non ha smesso, come racconta in questo breve articolo, perché la repressione sulla frontiera continua più di prima, “i migranti qui sono inseguiti, braccati, colpiti ogni giorno”, anche se i “grandi” media non lo dicono, ai bambini non viene garantita assistenza, nessuno va dal medico perché rischia di esser ricondotto subito in Italia. “Qui non è la Francia, né l’Europa. Qui è il Sudan, qui è l’Eritrea, qui è la Libia”, paesi in guerra…
Articolo di Cédric Herrou* a Roma nei giorni scorsi per una due giorni promossa da Baobab experience
La pressione monta nella Val Roya. Una frontiera chiusa, esercito, gendarmi, Guardia Repubblicana mobile, polizia di frontiera, di dogana, gli abitanti sono controllati sistematicamente.
I neri sono inseguiti, braccati, colpiti. Nasara, Mohamed, sono arrivati sabato mattina 13 maggio, zoppicando, col viso ferito, le mani tremanti, sono stati picchiati a colpi di manganello dai militari delle forze d’intervento … Quella mattina, intorno alle sette, sono stati lasciati a terra sulla superstrada. I militari si sono accaniti su questi due giovani neri.
Qui non è la Francia, né l’Europa.. Qui è il Sudan, qui è l’Eritrea, qui è la Libia. Alcune donne incinte, perdute, violentate, violate sono in questo momento a casa mia, ci sono dei bambini che aspettano da due mesi che l’Assistenza sociale all’Infanzia del dipartimento delle Alpi Marittime li prenda in carico… Qui non c’è nessun diritto di uscire per strada, qui non esiste il diritto di andare dal medico con il rischio di essere ricondotti subito in Italia, non è così, dottor Jean Luis Gerschtein? (medico di Breil sur Roya che si è rifiutato di visitare un migrante di origine africana senza documenti e che ha allertato la gendarmeria perché fosse ricondotto in Italia).
I neri sono braccati allora in nome di cosa? Da me arrivano cinquanta persone alla settimana, questa frontiera è inefficace, ferisce le persone, indebolisce il commercio nella Val Roya. E chi paga questa repressione da parte della polizia? Quanti milioni vengono spesi per un risultato che è nullo? Quanti terroristi fermati? Nessuno. Il ridicolo non uccide… salvo nella Val Roya.
Traduzione per Comune di Cinzia Di Fenza.