No agli scambi politici sul corpo delle donne
Noi donne di Bologna, che non siano mai state in silenzio, comunichiamo l’apertura di una stagione di lotta in continuità con la mobilitazione contro la chiusura del consultorio Mazzacorati, proseguita contro l’ingresso del S.A.V. nel Consultorio di Zola Predona e ad oggi con la raccolta di firme contro la chiusura del Consultorio Carpaccio.Lo facciamo con un documento scritto che porteremo in “dono” lunedì 24/01/ alle ore 10,30 al Direttore Generale dell’Ausl Francesco Ripa di Meana dove diciamo, molto chiaramente, che respingiamo al mittente il progetto delle cosiddette Case della Salute previste con la riprogettazione dell’ assistenza territoriale, in quanto eliminano di fatto i Consultori e il loro ruolo e chiediamo un incontro per essere ascoltate in merito.
Per l’ennesima volta denunciamo una volontà politica che di fatto punta ad impoverire, se non ad eliminare, quei pochi servizi sanitari territoriali rimasti e riducendo nei fatti l’assistenza sanitaria.
_ Sotto questa mannaia cadrebbero anche i consultori che invece, da sempre, noi donne chiediamo che siano riqualificati e rivalutati nel rispetto e come previsto dalla legge del 1975.
Coordinamento donne per l’autodeterminazione
Osservatorio donna sulla salute
Il documento di seguito pubblicato sarà consegnato anche agli Assessori alla sanità di Provincia e Regione
{{{ No agli scambi politici sul corpo delle donne}}}
Riteniamo che il progetto delle cosiddette “Case della Salute” ipotizzate dal Direttore generale dell’ Ausl di Bologna, sia un altro modo per eliminare i Consultori e il loro ruolo, creando strutture senza una vocazione precisa e pertanto le respingiamo al mittente!
NO alla cancellazione dei consultori come luoghi di autodeterminazione delle donne rispetto alla salute sessuale e riproduttiva!
NO alla chiusura dei pochi consultori rimasti!
NO alla prenotazione attraverso il CUP! SI’ alla riqualificazione dei consultori come luoghi
di accesso diretto e anche di accoglienza per tutte le donne native e migranti., in cui si eserciti la promozione di maternità e paternità consapevole e responsabile anche per ciò che attiene alla contraccezione a partire dalle e dagli adolescenti.
NO ai consultori trasformati in ambulatori specialistici,ma luoghi delle donne e non per le donne.
NO alla presenza di obiettori tra il personale medico e infermieristico, per funzionare al meglio i consultori devono essere gestiti da personale rispettoso della legge!
NO all’attribuzione dei consultori al servizio materno-infantile. Non siamo solo madri, siamo prima di tutto donne che considerano la maternità una scelta non un destino!
NON vogliamo che siano uomini, rappresentanti delle istituzioni che ancora il genere maschile detiene per la maggioranza anche in questa regione, a decidere su servizi che riguardano essenzialmente le donne
Le donne di Bologna portano in dono all’Ausl l’annuncio dell’apertura di una
stagione di lotte in continuità con la mobilitazione contro la chiusura del Consultorio Mazzacorati, proseguita contro l’ingresso del S.A.V. nel Consultorio di Zola Predosa e ad oggi con la raccolta
di firme contro la chiusura del Consultorio Carpaccio.
In questi anni siamo state sempre presenti, promuovendo iniziative e manifestazioni in difesa e per l’applicazione della Legge 194, per la RU 486 e la pillola del giorno dopo e contro la violenza sulle donne che si esprime in varie forme tra cui anche quella di prendere decisioni sulla nostra pelle.
Chiediamo di essere ascoltate in merito a queste tematiche e comunque non esiteremo a ricorrere a tutte le istituzioni che possano tutelarci come soggetti che pagano le tasse e che hanno lottato a suo tempo per l’istituzione dei consultori, servizi che oggi si stanno snaturando rispetto alla legge istitutiva del 1975.
Coordinamento donne per l’autodeterminazione e Osservatorio donna sulla salute
{{Aderiscono}}: Altra città – Lista civica di donne, Associazione ARMONIE, Donne in Nero Bologna, Associazione Orlando, Tavola sulla violenza e sulla sicurezza in città, Fuoricampo Lesbian Group, SOS Donna, UDI Bologna, ANASSIM donne native e migranti delle due sponde del Mediterraneo, Katia Zanotti, Giancarla Codrignani,Grazia Negrini, Elena Del Grosso, Mariella Saviotti, Luki Massa, Patricia Tough, Fiorenza Addivinola RSU FILCAMS, Nadia Marchesi, Silvia Ruscitti, Anna Zoli, Vania Zanotti, Graziella Poluzzi, Stefania Scarponi, Nadia Ortensi, Angela Maria Piccininno, Loredana Raimondi, Catalina Pazmiño, Nicoletta Maldini, Gruppo ’98 Poesia.
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