LUNEDI’ 24 GIUGNO 2019 ORE 11,45
presso la Sala Azzurra, 1° piano
della Federazione Nazionale della Stampa Italiana
in Piazza della Torretta, 36, Roma
Si terrà la conferenza stampa per dire
NO ALLA MATERNITA’ SURROGATA
I figli non si vendono e non si donano,
le donne non si affittano

L’iniziativa è indetta dalle firmatarie delle due lettere aperte indirizzate al
Segretario della CGIL, Landini: Alessandra Bocchetti, Daniela Dioguardi,
Emanuela Mariotto, Giovanna Martelli; e dalle associazioni Se non ora
quando – Libere; UDI – Unione Donne in Italia; ArciLesbica Nazionale; Rua
– Resistenza all’utero in affitto; RadFem Italia; Rete Gay contro l’utero in
affitto; Se non ora quando – Genova.

PARTECIPANO
le rappesentanti delle associazioni e le firmatarie degli appelli
riunite per chiedere al sindacato di farsi questa volta unitario e alle forze
progressiste tutte di affiancarci nella battaglia per la messa al bando
universale della maternità surrogata.
La scelta del maggior sindacato italiano, la CGIL, di promuovere un dibattito sulla
maternità surrogata, senza coinvolgere nessuna voce contraria alla sua regolamentazione,
ha provocato una reazione ampia e diffusa da parte di singole, gruppi e associazioni da
sempre impegnati per la difesa della libertà e della dignità delle donne, la lotta alle
discriminazioni e la difesa dei diritti umani. Lo sconcerto è cresciuto, quando si è appreso
che l’incontro era l’occasione per l’annuncio di due proposte di legge volte alla
depenalizzazione di questa pratica, intesa come ‘terapia solidale’.
Le tante e i tanti che hanno firmato gli appelli hanno ricordato che la surrogata è vietata
in larga parte dei paesi europei e che più volte è stata condannata dal Parlamento
europeo in nome della tutela dei diritti umani. In nome di questi stessi principi si sono
espresse in Italia, per condannarla le sezioni unite della Cassazione e la corte
Costituzionale.
Il segretario Maurizio Landini ha risposto alle tante prese di posizione di essere contrario
alla mercificazione e alla “riduzione della persona a oggetto”: ci auguriamo sia questo
l’orientamento prevalente che la CGIL intende promuovere al suo interno e nella società.
Sarebbe un segnale necessario per le tante e i tanti firmatari che si riconoscono nella sua
storia e nei suoi valori. Per questo chiediamo alle organizzazioni, non solo della CGIL, ma
anche di CISL e UIL, di unirsi alla lotta per la messa al bando universale della maternità
surrogata.
Restano però sul tavolo le proposte di legge per depenalizzare questa pratica e,
nonostante il dibattito ormai infuocato, resta il silenzio delle forze progressiste. A queste
ultime chiediamo infine che venga presa una posizione chiara, rispettosa dei valori
fondanti europei e conforme ai nostri principi costituzionali.

 

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