Nuova sede per “Le Onde” di Palermo: un bene confiscato alla mafia
Una buona notizia, finalmente, per il Centro Antiviolenza “Le Onde” di Palermo, la cui sopravvivenza è da qualche tempo a rischio. Il Comune di Palermo ha assegnato, nelle scorse ore, un bene confiscato alla mafia. I locali saranno adibiti a sede del Centro a partire dal 2017.
L’associazione palermitana, da anni impegnata costantemente e senza sosta a fianco delle donne nella prevenzione e nel contrasto della violenza maschile, ha diramato una nota stampa, definendo la scelta dell’Amministrazione “un bel segnale che ci motiva ulteriormente a continuare nel nostro impegno, nonostante le difficoltà di questi ultimi due anni che abbiamo condiviso con tante e tanti ricevendo un grande appoggio”.
I nuovi locali però saranno disponibili solo a partire dal 2017 e di certo non hanno risolto i problemi di insufficienza di risorse economiche che da tempo lamentano le operatrici de “Le Onde”. Infatti, l’associazione invita tutta la cittadinanza, e non solo essa, a proseguire nel sostegno dato fino a ora al CAV, perché i problemi economici di gestione sono ancora senza soluzione e la situazione precarica delle settimane scorse persiste e mette a repentaglio la continuità dell’offerta dei servizi essenziali a favore delle donne.
Inoltre, la nuova sede richiederà senza dubbio parecchi lavori di ristrutturazione e di adeguamento alle esigenze del CAV. Le spese saranno a carico dell’associazione e quindi è necessario “non mollare la presa” e seguitare nella ricerca di fondi.
Per questo motivo e anche per altri, “Le Onde” hanno lanciato la campagna sui social network #ioSostengoLeOnde che per quest’anno ha l’obiettivo di sostenere i costi dell’affitto della sede nella quale per tutto il 2016 le operatrici accoglieranno le donne, che ammontano a 14.500,00 in un anno.