OMOTRANSFOBIA – Come scrivere una legge
Roma, 4 luglio 2020. Lo abbiamo sempre scritto, detto, ripetuto: le parole contano, la chiarezza è indispensabile, le leggi devono poter essere comprese da tutte e tutti! Che dire quindi di una legge importante e attesa contro i soprusi, le violenze, le discriminazioni che in Italia vengono riservati a donne e uomini che appartengono alla comunità dei Gay, Lesbiche, Transessuali, Bisessuali e Transgender, scritta in maniera incomprensibile? E stato depositato in Commissione il testo base di una proposta di legge, che riunisce le diverse proposte presentate in Parlamento, (che potete leggere in allegato) che inizia con
ART 1 Modifiche all’articolo 604- bis del Codice penale
“All’articolo 604bis del Codice penale sono apportate le seguenti modificazioni: A) alle lettere a) e b) del primo comma sono aggiunte, in fine, le seguenti parole…etc…etc… E il testo prosegue per altri quattro articoli di modifica di Codice penale, del decreto-legge n. 122, del Codice di procedura penale…
Ci sembrava di aver capito che un testo di legge dovesse in principio identificare l’argomento oggetto del provvedimento, le persone che ne sono la sostanza, e quindi le norme da modificare, cancellare, sostituire. Questa legge avrà un impatto sulla vita delle persone, giovani e anziani, donne e uomini, che hanno necessità di capire immediatamente, senza dover sfogliare le pagine del Codice Penale, che è VIETATO, PROIBITO, perseguito penalmente, chiunque non rispetti, discrimini, emargini, colpisca un altro essere umano che fa scelte diverse dalle proprie. Che affermi la LIBERTA’ di ognuna/o e il rispetto che a tali scelte noi tutti/e dobbiamo portare.
* l’articolo è ripreso da “Power & Gender”