Il Gruppo di lavoro delle Organizzazioni non governative su donne, pace e
conflitti, di cui fa parte anche Amnesty International, ha espresso
soddisfazione per il fatto che il piu’ influente organo delle Nazioni
Unite abbia riconosciuto cio’ che molte donne affermano da lungo tempo:
fermare la violenza sessuale nelle zone di conflitto e’ un mezzo
importante per mantenere la pace e la sicurezza a livello internazionale. [La Risoluzione 1820 (2008)->http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=84690&idCat=75] getta le basi per migliorare la risposta delle
Nazioni Unite agli alti livelli di violenza sessuale nelle aree colpite da
conflitto.
_ Il testo approvato dal Consiglio di sicurezza mette in rilievo
la necessita’ di una {{piena ed eguale partecipazione delle donne nella
prevenzione dei conflitti}}, nella loro risoluzione e nella costruzione
della pace nella fase di post-conflitto.
_ Di pari importanza e’ il
riferimento alla necessita’ che il Segretario generale e le agenzie delle
Nazioni Unite assicurino la partecipazione delle donne e delle loro
organizzazioni allo sviluppo di {{meccanismi idonei a proteggere le donne e
le bambine dalla violenza sessuale}}.

Il Gruppo di lavoro delle Ong ha manifestato apprezzamento anche per la
decisione del Consiglio di sicurezza di chiedere al Segretario generale di
produrre, {{entro il 30 giugno 2009, un rapporto sulle modalita’ piu’
efficaci per ridurre la violenza sessuale}} contro le donne e le bambine.
_ Alla stesura di questo rapporto potranno contribuire le Ong.

Infine, la Risoluzione 1820 richiede {{maggiore coordinamento nel lavoro
delle Nazioni Unite}}, tanto al Palazzo di vetro quanto sul terreno, per
monitorare efficacemente l’uso della violenza sessuale nei conflitti
armati e chiede al Segretario generale di includere sistematicamente le
proprie raccomandazioni sulla protezione delle donne e delle bambine nel
suo rapporto al Consiglio di sicurezza riguardante la situazione di paesi
specifici.

Nonostante questi aspetti positivi, {{il contenuto della Risoluzione 1820
avrebbe potuto essere piu’ forte}}. Secondo il Gruppo di lavoro delle Ong,
il Consiglio di sicurezza avrebbe dovuto dare seguito a una precedente
raccomandazione del Segretario generale sull’istituzione di un meccanismo
dedicato esclusivamente al monitoraggio della violenza contro le donne,
all’interno del quadro della Risoluzione 1325 su donne, pace e sicurezza
adottata nel 2000.

Per contrastare la violenza sessuale contro le donne e le bambine,
conclude il Gruppo di lavoro delle Ong, sara’ {{fondamentale la qualita’
dell’azione delle Nazioni Unite,}} la cui opera di monitoraggio e raccolta
di informazioni dovra’ essere adeguatamente sostenuta in termini di
competenze e finanziamenti.
_ Il Gruppo di lavoro sorvegliera’ attentamente
l’attuazione della Risoluzione 1820, per assicurare che l’impegno assunto
dalle Nazioni Unite con la sua approvazione possa produrre un cambiamento
reale nella vita delle donne e delle ragazze a rischio di violenza
sessuale.

– {{Ulteriori informazioni}}

La Risoluzione 1820 e’ stata adottata all’unanimita’ il 19 giugno nel
corso del Dibattito aperto {{su donne, pace e sicurezza}}, presieduto dalla
Segretaria di Stato Usa, Condoleezza Rice.
_ {{La Risoluzione e’ stata sponsorizzata da}} Belgio, Burkina Faso, Croazia, Costa Rica, Francia,
Italia, Panama, Regno Unito, Sudafrica e Stati Uniti d’America (Stati
membri del Consiglio di sicurezza) e da altri 32 Stati membri delle
Nazioni Unite.