Ora in Francia, e in Italia? Io conto su Tsipras, per ora non vedo altro
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Da settimane non scrivo post, presa dalle varie iniziative politiche che mi hanno vista coinvolta e su cui vorrei cominciare a riflettere. Tanto più dopo il voto in Francia che vede tre donne contendersi Parigi una delle quali, la Le Pen, con un ottimo risultato inaspettato.
Nel frattempo il bluff del 50&50 nel Governo Renzi si è rivelato tale, non solo nella nomina dei sottosegretari, ma soprattutto nel massacro degli emendamenti che le donne elette di “buona volontà” di biancovestite hanno portato all’ Italicum alla camera e al rimando al 2019 del principio di parità di genere (art 3 e 51 Costituzione) nel corso della discussione sulla legge elettorale per le europee.
Abbiamo preso atto delle slide che hanno illustrato il programma a breve termine del governo Renzi e, su quella relativa al centinaio di auto blu in vendita per ridurre costi e privilegi(su 60mila) abbiamo poi saputo che si tratta di rottamazione vera e propria visto che ne arriveranno 1300 circa nuove, su gli 80 euro nelle buste paga più basse (e nulla per i senza lavoro, i senza reddito, esodati e pensioni da fame) e sulla riduzione del cuneo fiscale il governo è ai ferri corti sia con Confindustria (Squinzi minaccia di andarsene all’estero) che con CGIL, sul taglio ai superstipendi ha cominciato Moretti a dire che se ne andava pure lui
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