Sul canale YouTube dell’associazione intervista a ISABELLA PERETTI, curatrice con STEFANIA VULTERINI della collana SESSISMO E RAZZISMO delle edizioni Futura, che presenta “Palestina Israele. Parole di donne”, una raccolta più che opportuna in questo momento, davanti a ciò che sta accadendo, alle immagini di una tragedia costruita nel tempo.

Sono storie radicate ben prima del 7 ottobre e raccolte tra il 2022 e il 2024: “storie di donne palestinesi che vivono in quei territori, di israeliane, meno numerose di un tempo, che gridano la necessità di un’altra Israele e di donne italiane che sono andate là partendo da qui, per restare una settimana o 25 anni, per tradurre in concreto parole difficili come giustizia e solidarietà.” Firmata da ALESSANDRA MECOZZI e DANIELA ROSSETTI, due donne che hanno intrecciato la loro vita, politica e femminista, con quelle parole e l’esperienza nella striscia di Gaza “… una prigione a cielo aperto con una falsa autonomia amministrativa”, l’opera ha una prefazione di Simona Maggiorelli incentrata sugli esiti della rappresaglia del governo israeliano, a guida Neanyahu, dopo l’attacco armato di Hamas (7 ottobre 2023). Si legge: “…stanno portando allo sterminio un intero popolo, con oltre trentamila vittime civili a Gaza, in gran parte donne e bambini. Il settanta per cento del tessuto sociale, agricolo, produttivo culturale è stato distrutto, con conseguenze che peseranno per anni e generazioni.” Inoltre, si denuncia l’assenza “di reporter internazionali a Gaza. Il loro racconto per lo più è da Tel Aviv. Ed è difficile parlare della verità di quel che sta accadendo in Palestina anche sui media mainstream e negli spazi pubblici qui in Italia.” (p. 9) All’Introduzione, firmata da entrambe, segue “Una storia che viene da lontano” di Alessandra Mecozzi e “Una storia che ci riguarda” di Gabriella Rossetti; per l’importanza di questi due temi programmiamo una seconda intervista sul libro, con le curatrici. Le voci palestinesi raccolte hanno una forza testimoniale e si comprende a fondo la drammaticità del contesto; si alzano con forza anche quelle israeliane che rifiutano la leva, per non diventare complici di qualcosa che ha superato di molto qualsiasi vendetta ma che sempre più s’avvicina al teorizzo dagli ambienti radicali quel “Grande Israele” che non contempla stati autonomi palestinesi. Un elemento che esce con forza è la diversificazione degli obiettivi sia tra palestinesi che tra israeliane rispetto alla realizzazione statuale e agli esiti della guerra e della strage. Pagine dunque dense di umanità e di attualità, che possono aiutare nella comprensione e nella denuncia di ciò che avviene sotto i nostri occhi e che interrogano il futuro, quello di Israele e di Palestina ma soprattutto dimostrano l’eredità di odio e di sangue che le nuove generazioni, palestinesi e israeliane, riceveranno dalle colpevoli omissioni del Novecento europeo e arabo. Nel libro, storie anche di italiane che si sono appunto legate con il proprio impegno alla Palestina e che oggi mantengono relazioni con donne palestinesi e israeliane e relazioni internazionali; continuano a costruire ponti seppure con grande fatica. In Indice: una raccolta di testimonianze dirette nei capitoli NON SIAMO NUMERI (Basta colonialismo; La forza del femminismo contro il patriarcato; Ribellarsi. Contro la violenza sui popoli e sulle donne); UNA ALTRA ISRAELE (Resistere all’ingiustizia; Ci rifiutiamo ); INCONTRARSI (Tempi di speranza; Conoscere per agire; Condivisioni).

In copertina: foto di Bruna Orlandi ad Abu Dis, Gerusalemme est, 2023.

Info: Alessandra Mecozzi e Gabriella Rossetti (a cura di), Palestina Israele. parole di donne. – Roma: Futura edizioni (collana Sessismo e Razzismo) 2024.