PENELOPEIDE: oltre l’attesa di Ulisse
Intervista sul canale YouTube dell’associazione, a Roberta Labella, autrice di “Penelopeide”.
Roberta Labella, appassionata lettrice, specie di opere poetiche ed epiche, esordisce con versi dedicati a Penelope, rivisitata alla luce delle tematiche di genere, tracciandone un profilo e un destino diverso.
“Cosa sarebbe successo se Ulisse non fosse mai tornato?” si è chiesta Labella, “davvero la regina non avrebbe avuto altro destino che risposarsi con uno dei Proci?” A offrirglielo, facendo volare via da Itaca, come un gabbiano, simbolo di libertà, una regina da millenni simbolo di fedeltà coniugale, di attesa paziente, d’astuzia femminile finalizzata al rientro di Ulisse e alla trasmissione di titoli e beni al loro figlio, Telemaco, ci pensa l’Autrice. “Ucronia in versi dell’epilogo dell’Odissea, epopea dell’universo femminile”, PENELOPEIDE canta in versi il viaggio avventuroso di Penelope “che ha smesso di attendere Ulisse.” In 10 canti, 360 strofe “numero simbolico, i gradi del cerchio, la ciclicità del tempo, della vita e sue stagioni” e 16 note, ci si lascia Itaca, qualsiasi Itaca, alle spalle.
Insegnante di materie scientifiche nelle scuole medie di Potenza, Labella dichiara le sue maestre: Virginia Wolf che incitava le donne a scrivere di qualsiasi cosa, cimentarsi in qualsiasi genere letterario, e Mary Carmichael (L’avventura vitale). Con “minuzioso lavoro di scalpello che ha richiesto anni di lavoro e di aggiustamenti” realizza il progetto di “glorificare le imprese di donne coraggiose” e di trasmettere alle nuove generazioni l’impatto, anche visionario, della rilettura storica e poetica: L’oceano di parole con orgoglio potrà fluire senza inibizione: il mare non si accorge dello scoglio. (p. 7)
Nell’intervista, Labella legge il Canto I, in cui Penelope decide la partenza “non accontentandosi di un’attesa infinita e di dover stare in futuro accanto a chi non ama.” Salita furtivamente su una nave, navigando verso l’ignoto, incontra un’entità divina che le garantisce “mai più ti sentirai inaridita/costretta a limitare le tue fonti / e scoprirai creatività infinita”; incontra, sulla traccia della “Città delle Dame” di Christine de Pizan, in primis la stessa Wolf e personagge di ogni tempo, scrittrici, artiste, streghe. Al termine della sua “esperienza meravigliosa”, anche protagoniste dell’attualità, eroine come l’attivista pakistana Malala Yousafzai, vincitrice del Premio Nobel per la Pace, attivista dei diritti civili e per il diritto all’istruzione per le donne, che sfidò i talebani. Speranza, coraggio e poesia, questa la ricetta epica dell’Autrice.
Roberta Labella, Penelopeide, copertina di Saverio Calabrese, – Amazon KDP, 2024. (disponibile in librerie convenzionate con Amazon)