Pensieri di una donna sulla manifestazione di domenica 13 marzo a Milano
La manifestazione è stata bella, imponente, coinvolgente e sono felice di esserci stata. Ringrazio di cuore chi l’ha organizzata.
Vorrei però esprimere due cose che mi sembrano non proprio opportune.La prima è che non si dovrebbe mai mettere manifesti con l’immagine di B. Lo vediamo anche troppo in tutte le salse. Secondo me è meglio ignorare completamente la sua immagine e magari anche evitare di nominarlo (l’innominato dei Promessi Sposi).
La seconda è che penso che non ci si debba sempre difendere dagli attacchi di chi è contrario a queste iniziative. Lo sappiamo che loro attaccano sempre tutti quelli/quelle che non la pensano come loro. Attaccano usando le menzogne e le televisioni e tutto quello che serve a demolire “l’avversario/a”.
Noi donne, che siamo scese in piazza, siamo disgustate, indignate, offese, perché la dignità delle donne è stata in tutti i sensi oltraggiata. Questo è il punto focale.
E se qualcuno ci dà delle “bacchettone” è un suo problema, non uno nostro. Noi abbiamo diritto di pensarla in tanti modi.
_ Se qualcuna va in piazza perché è “bacchettona”, è un suo diritto pensarla così.
_ Se una è “moralista”, ossia pensa che la morale sia scaduta a livelli abissali, è un suo diritto pensarla così.
_ Se una va in piazza perché non c’è più a suo avviso un’etica, perché no, anche religiosa, è un suo diritto pensarla così!!!!
Non è un peccato essere moraliste, etiche, bacchettone o preoccuparci per il degrado che regna sovrano in questo paese e che insidia le nostre figlie!
_ Non ci dobbiamo sentire in colpa e difenderci in nome di una modernità che deve vedere le donne solamente libere di fare sesso senza remore e limiti.
Quella è stata la sacrosanta battaglia del 68. Ma noi donne non siamo scese in piazza allora solo per essere libere di fare “sesso”.
_ Questo è troppo limitativo.
Allora e ancora oggi lottiamo per il diritto ad essere considerate PERSONE con un cervello, un corpo (bello o brutto che sia) e , perché no, un’anima. Se qualcuna delle donne che sono scese in piazza pensa che sia bello fare l’amore con un uomo solamente, che è suo marito, al quale vuole bene e con il quale ha deciso di creare una famiglia, perché dovrebbe vergognarsene e sentirsi “antiquata”?
Secondo me non dobbiamo cadere nel “tranello” di sentirci in colpa per essere donne “normali”e di pensare di doversi, per questa normalità, giustificare.
Penso che dovremo scendere in piazza ancora tante volte, con determinazione, pazienza, costanza, coraggio, solidarietà, amore virtù prettamente femminili.
_ Dobbiamo pensare che questa epoca è un novello 68 e che sarà duro farci ascoltare e ottenere i diritti che ci competono come persone e come donne.
Ancora grazie per averci dato questa opportunità!!!! Avanti tutta!!!!
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