Per il Sinodo valdese la gestazione per altri non è “reato universale”
Si è concluso il 25 agosto a Torre Pellice il Sinodo annuale delle Chiese metodiste e valdesi. Nel Sinodo sono state discusse molte questioni e, tra queste, le politiche che negano i diritti ai bambini e alle bambine già nate dalla gestazione per altri. La questione è al centro di un ordine del giorno – che si legge qui sotto – approvato proprio nella giornata conclusiva che condanna la legislazione che vorrebbe definire la gestazione per altri come “reato universale”.
Nel 2023-2024 la Chiesa Valdese celebrerà i suoi 850 anni dalla fondazione. Il 31 agosto a Torre Pellice è atteso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, tra l’altro, parteciperà a un evento, organizzato proprio dalla comunità valdese, dedicato ad Altiero Spinelli e al suo primo discorso per l’Europa da leader del Movimento federalista europeo.
Il Sinodo 2023,
a fronte delle discussioni pubbliche e nell’attesa che il documento della Commissione per i problemi etici posti dalla scienza sul tema della gestazione per altri sia inviato alle chiese per uno studio e un approfondimento etico e teologico;
esprime forte preoccupazione per politiche che privano i bambini e le bambine già nati di uno dei due genitori e condanna una legislazione orientata a definire la gestazione per altri reato universale.
Richiamando il proprio documento sulle nuove forme di famiglia (31/SI/ 2017) invita le chiese:
a essere dei luoghi sicuri e accoglienti per tutte le famiglie e in particolare per quelle “arcobaleno”, accogliendo con serenità i bambini e le bambine di ogni famiglia;
a diventare dei possibili luoghi di confronto e sostegno sui temi della promessa di futuro attraverso la genitorialità;
a incoraggiare nelle comunità la crescita di conoscenza sul tema e il confronto etico affinché si possa andare oltre gli schieramenti dettati da stereotipi e idealizzazioni della maternità.