Per Liliana Barca
E’ morta, all’età di 89 anni, Liliana Barca che è stata dirigente dell’Udi e punto di riferimento per le donne impegnate nel movimento per i consultori a Roma.
Cara Liliana, che resti, invisibile, tra noi, con il tuo sorriso, la tua generosa disponibilità e la tua coerenza; grazie di quanto il tuo affetto, la tua tenacia e la tua passione politica ci ha insegnato e ci ha accompagnato, negli anni.
Siamo vicine a chi lasci, nel dolore. {{Associazione il Paese delle donne}}
Il ricordo di Liliana Barca, del suo sorriso e del suo sguardo luminoso, è associato per ciascuna di noi a momenti diversi ma tutti ugualmente significativi, che scandiscono la storia politica di tutte.
Grande era il suo entusiasmo quando ci vedeva riprendere quota e sempre incoraggiante la sua presenza.
Quanto sapremo ancora fare e dire per la libertà delle donne la farebbe contenta e sarà dedicato anche a lei.
_ {{A nome di tutta l’A.F.F.I. Edda Billi, Annalisa Marino ed Antonia Sani }}
La scomparsa di Liliana Barca, con l’emozione di una perdita, porta con sé una miriade di ricordi e di immagini che fanno parte della mia vita e della storia politica delle donne dell’ UDI, delle donne a Roma. Me la ricordo in via Colonna Antonina, sede dell’ UDI di Roma dove arrivai giovanissima nel 1972 e me la ricordo nella battaglia per i nidi, ma soprattutto quando incominciammo la battaglia per i consultori pubblici come servizio nuovo e specialistico, di genere si direbbe oggi, là dove fosse possibile affrontare i nuovi temi su salute, sessualità, maternità e aborto come il femminismo li andava declinando in modo dirompente in quegli anni. La memoria rimanda una serie di flashback di riunioni piene di passione e sit –in pieni di energia davanti al Senato e alla Camera fino a quando la legge fu varata. Conversazioni e discussioni interminabili, all’ UDI di Roma, all’ UDI Nemorense, nel Pci, a casa sua. Le riunioni di preparazione e di approfondimento organizzate da Luciana Viviani, della segreteria nazionale, in cui Liliana cominciò a delineare con i suoi interventi quella linea ricca di elaborazioni collettive e intuizioni personali che la portò a sostenere il valore non solo dei consultori in sé ma il modo in cui “le donne per i consultori” dovevano affermare nei confronti di istituzioni e operatori una relazione e una pratica innovativa sulla salute delle donne e sul valore della loro autodeterminazione poi sancita dalla 194. Ancora la ricordo come protagonista, insieme a tante di noi, nella discussione e nel varo della legge regionale del Lazio che, non solo fu la prima, ma che riconobbe, anche per suo merito, il valore della partecipazione delle donne e il lavoro di équipe basato su una visione olistica della salute e sulla prevenzione. La ricordo nelle occupazioni delle sedi ex ONMI o degli ospedali per far applicare la 194, nei confronti serrati con Petroselli su questi temi, nei convegni e nei momenti di riflessione critica che organizzò quando esplose il problema della riproduzione assistita, lei cosi apparentemente incongrua per la sua discreta eleganza in quei momenti di lotta che poi sono continuati nei momenti di confronto e discussione sulla violenza contro le donne. Quella storia e questa cultura abbiamo difeso, come movimento di donne a Roma rifiutando la proposta di legge Tarzia della giunta Polverini e riuscendo a farla fallire nonostante tutti i pronostici. Liliana ha seguito con la passione di sempre, nonostante la sua malattia, questo lavoro e ha cercato di sostenerci ed aiutarci come sempre.
_ Di questo abbiamo parlato nell’ ultima assemblea nazionale dell’UDI alla quale, nonostante tutto, era riuscita a venire.
_ Ciao Liliana
_ {{Vittoria Tola (Udi nazionale) }}
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