Per Marina Pivetta – Il pensiero delle Nemesiache
La notizia della fine di Marina Pivetta, dopo lunga lotta con la malattia che l’ha sconfitta, lasciò noi Nemesiache profondamente addolorate perché quando accade ciò che inesorabilmente deve accadere prima o poi a ciascun essere vivente, la reazione emotiva è fortemente legata all’importanza ed al significato che quell’essere ha avuto nella nostra esistenza. Marina li ebbe, importanza e senso, per noi e per il femminismo! Faceva parte di quella schiera di persone presenti sempre nell’animo di ciascuna, aldilà delle distanze spazio-temporali, ben oltre le assenze, le mancate frequentazioni. Lina Mangiacapre e la sorella Teresa, insieme a tutte noi Nemesiache a loro due sopravvissute, avevano in comune con Marina non solo frequentazioni e confronti nel passato ma da sempre soprattutto il sogno, la visione di unità nella complessità delle differenze. Come in Nemesi e nelle Nemesiache fu sempre grande in lei il desiderio di dialogo, apertura e confronto all’insegna della importanza delle relazioni nel mondo femminile, non solo stando accanto, insieme su sentieri facili e sterrati ma soprattutto venendosi incontro sui percorsi più ardui o addirittura cercandoli, scoprendoli e spianandoli!
Il nostro pensiero rivolto a Marina sarà sempre nel ricordo di Lina/Nemesi e Teresa/Niobe: tre grandi, generose, indomite guerriere che più incisivamente di altre nella politica femminista e quindi nelle relazioni tra donne, tracciarono percorsi e squarciarono orizzonti, indicando le prassi possibili di meravigliose utopie!
Le Nemesiache